Quando sono stati fermati dai carabinieri all valico di frontiera di Ugovizza provenienti dall’Austria hanno detto che vendevano pentole e tornavano da un viaggi di lavoro dall’est europeo. ma i carabinieri si sono insospettivi perché i due coniugi non avevano ne pentole ne valigie in auto. E così dopo un approfondito controllo dell’auto hanno scoperto 12 pistole nascoste in un intercapedine degli schienali posteriori dell’auto. Si tratta di di S.G., nato a San Giuseppe Vesuviano (Napoli), quarantenne, domiciliato in Terzigno (Napoli), di professione fabbro, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e di criminalità organizzata; e di E.G., nata a Caltanissetta, trentenne, convivente, pregiudicata per reati contro il patrimonio e spaccio di stupefacenti.
Le 12 pistole avevano matricola abrasa e provengono dal mercato clandestino europeo. Sono state sequestrate dai Carabinieri della Compagnia di Tarvisio in provincia di Udine, comandata dal capitano Robert Irlandese, in seguito a un controllo effettuato da una pattuglia del Radiomobile a una Fiat Grande Punto che stava entrando in Italia dall’Austria alla barriera autostradale lungo la A23 a Ugovizza. A bordo dell’auto fermata c’era la coppia di coniugi. I due sostenevano di rientrare in Italia al termine di un breve viaggio di lavoro all’estero come rappresentanti di pentole. Ma proprio l’assenza di pentole (e di valigie) in auto ha insospettito i Carabinieri che hanno approfondito il controllo scoprendo un’intercapedine creata appositamente negli schienali dei sedili posteriori. All’interno erano nascoste 10 revolver Arminius Weihrauch calibro 38 special, due semiautomatiche calibro 9×19, tutte nuove, di origine tedesca, e 12 scatole di munizioni con 600 cartucce di calibro diverso. Le armi, del valore di circa 300 euro l’una, sono state sequestrate insieme con 450 euro in contanti. Marito e moglie sono stati arrestati e devono rispondere di porto e detenzione abusivi e ricettazione di armi clandestine. Le indagini, coordinate dalla Procura di Udine, proseguono per ricostruire la filiera di provenienza e di destinazione delle armi.
E’ stato l’insolito e consistente “pedigree” criminale della coppia ch ha spinto i carabinieri ad approfondire il controllo trovando strano che a bordo non ci fossero valigie. Non c’erano nemmeno le pentole: la coppia aveva detto di averle vendute tutte facendo degli ottimi affari.La coppia, nel corso del colloquio, ha iniziato ad assumere atteggiamenti di nervosismo e di insofferenza tanto che i militari hanno deciso di fare una perquisizione, trovando subito 450 euro.Ma la vera sorpresa si celava nell’intercapedine realizzata nei sedili posteriori dell’autovettura. La gommapiuma dello schienale era stata perfettamente intagliata per creare l’incavo all’interno del quale vi erano 12 pistole e 12 scatole di munizioni; 600 i proiettili.Le pistole, tutte con matricola cancellata, erano di diversi modelli: 10 revolver marca Arminius Weihrauch mod. HW 38, calibro 38 special; 1 pistola semiautomatica marca Heckler & Koch modello Usp-Compact, calibro 9×19; 1 pistola semiautomatica marca Walther modello Ppx, calibro 9×19; 500 cartucce calibro 38 special e 100 cartucce calibro 9×19.
Articolo pubblicato il giorno 30 Marzo 2018 - 14:37