E’ caccia all’uomo a Torre Annunziata dopo l’ennesima bomba dei nuovi signori del racket. Questa volta il bersaglio ha un peso specifico anche politico. La bomba carta è stata fatta esplodere all’esterno del bar Ittico ad angolo tra via De Simone e via Castello. La zona è quella di Palazzo Fienga e del quartiere Carceri, noto per essere da sempre la fortezza dei Gionta. Un uomo si è avvicinato a passo sostenuto al locale di Michele Avitabile – primo dei non eletti a sostegno del sindaco Vincenzo Ascione nella scorsa tornata elettorale – per innescare l’ordigno e poi darsi alla fuga.
Un’esplosione fortissima che ha divelto la saracinesca verso l’interno e frantumato la porta in vetro. Prima che arrivasse il proprietario del bar, sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Torre Annunziata che hanno avviato le indagini sotto la guida del maggiore Luigi Coppola e del tenente Luigi Cipriano. Avitabile ha raccontato agli investigatori di non aver “mai subito minacce né pressioni di nessun tipo” e di non avere litigato con nessuno. Tutte le ipotesi possono essere valide in questo momento e, purtroppo, quella racket, in questi casi, resta la principale. Gli investigatori stanno cercando attraverso le poche telecamere private pèresenti nella zona di aver qualche frame utili alle indagini per risalire all’autore dell’attentato.
In prossimità delle festività pasquali, la camorra è solita impegnarsi nella raccolta del pizzo per i carcerati: una specie di tradizione per fare gli auguri ai familiari dei camorristi.
Le estorsioni, a Torre Annunziata, sono per lo più faccenda che gestisce il clan Gionta e il clan Gallo-Cavalieri. Avitabile ha raccontato tutto ciò che sapeva ai carabinieri, non escludendo che possa trattarsi di “un dispetto per motivi di concorrenza”. E’ probabile anche una ritorsione politica, essendo Michele Avitabile uno dei fedelissimi del sindaco Ascione.
Intanto ieri mattina, per cancellare le tracce di questo indegno episodio di stampo camorristico, al bar Ittico è stata immediatamente sostituita la porta, le vetrina e la saracinesca.
Quello avvenuto ai danni del bar Ittico è solo uno dei tanti episodi, l’ennesimo, che continuano a verificarsi a Torre Annunziata: due notti fa, una stesa nel rione Penniniello in risposta a quella avvenuta in via Oplonti. Dalla fine del mese di dicembre invece, bombe e incendi hanno danneggiato l’ufficio delle onoranze funebri Vitiello, un’edicola chiusa da anni, due negozi di casalinghi e frutta e una raffica di proiettili ha bucherellato il cancello di una ditta per lo smaltimento della plastica.
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