Alta tensione all’assemblea del Pd provinciale di Napoli. E’ stato necessario l’intervento della Polizia per riportare la calma nella sala del Mav di Ercolano dove era in corso l’assemblea convocata dal segretario Massimo Costa per analizzare il risultato del partito alle elezioni del 4 marzo. A scatenare la bagarre è stato l’intervento dal palco di Nicola Oddati, già candidato alla segreteria provinciale sconfitto proprio da Massimo Costa e autore di un ricorso al giudice ordinario. Oddati ha chiesto le dimissioni di Costa, il presidente del Pd di Napoli, Tommaso Ederoclite, ha preso la parola per ricordare a Oddati che il tempo per il suo intervento era finito; Oddati ha quindi risposto contestando il metodo adoperato da Ederoclite. Nel frattempo in sala è nata una pesante discussione tra diversi gruppi di militanti del Pd e si è rischiata una vera e propria rissa. In sala sono entrati alcuni agenti della Polizia di Stato, presenza che ha permesso di riportare la calma. La discussione è poi ripresa con l’intervento di Marco Sarracino, ex segretario dei Giovani democratici di Napoli, della corrente di Andrea Orlando.
“Un alterco su una proposta organizzativa. Nulla di che”, secondo il neodeputato dem Lello Topo. Per Gennaro Migliore, sottosegretario alla Giustizia, si e’ trattato di “un momento di tensione immediatamente superato. Credo sia un errore, lo dico anche per i giornalisti, parlare di una sorta di lotta fisica”. A commentare l’ episodio anche Emilio Di Marzio: “E’ evidentemente una seduta di autocoscienza collettiva che spero si incentri, e si sta incentrando, sulla analisi politica. Ovviamente in tutte le sedute di autocoscienza ci sono animi tesi ma sono certo che prevarranno le ragioni delle analisi rispetto alle tensioni d’animo. Dobbiamo fare tesoro della lezione che ci hanno impartito i cittadini e superare le divisioni”. “E’ un partito che resiste oltre la fine”, commenta l’ex capogruppo in Consiglio regionale Peppe Russo.
Articolo pubblicato il giorno 14 Marzo 2018 - 20:15