Un sistema illecito di false iscrizioni al sindacato sarebbe stato attuato da un patronato di Sarno. L’organizzazione compilava false adesioni all’associazione all’insaputa dei clienti . Tra le ignare vittime un sottufficiale dei carabinieri. Consultando tramite il portale dell’INPS lo statino paga, si è accorto di essere iscritto a sua insaputa ad un sindacato di agricoltori che gli tratteneva ogni mese una quota dalla pensione. Cosa è successo? Indagando il signor x ci pensa su e ricostruisce di aver usufruito qualche tempo prima dell’assistenza di un patronato per presentare la dichiarazione dei redditi. Con ogni probabilità la sua firma è passata “magicamente” dal modulo 730 ad una delega di iscrizione. Nome e cognome del militare usati impropriamente per apporre una firma apocrifa al fine di intascare denaro. Risolto il rebus, l’Inps viene informata di ritirare la delega con la quale concedeva alla sigla sindacale una quota della pensione, il carabiniere si “arma” dei documenti e si reca all’ufficio ubicato a sud del paese. Esposto il problema, i titolari iniziano a scaricarsi le colpe. Il sottufficiale fa presente che la questione è seria; le accuse per questo tipo di reato sono di associazione per delinquere, falso continuato in scrittura privata e truffa continuata. Ammettono il reato. Non sappiamo se la situazione ha seguito l’iter procedurale, fatto è che iscrivere un appartenente alle forze dell’ordine a un sindacato agricolo è stato quantomeno imprudente. Questo tipo di truffe sono aumentate nel corso degli anni da quando ai pensionati italiani l’Inps non invia più alcun cedolino mensile della pensione. E quindi niente busta a casa dove controllare le voci di cui si compone la paga erogata ogni trenta giorni.
Al pensionato che abbia voglia di vedere i propri cedolini viene consegnato un codice pin (sempre che il pensionato sia andato fisicamente a fare la fila allo sportello Inps per avere il codice, munito di due documenti). Poi, con quel codice pin, a casa il pensionato si siede davanti al suo computer, accede, tramite la sua connessione internet, al sito dell’Inps, e da lì, passando attraverso un paio di pagine criptate, può agevolmente leggere sullo schermo del pc il suo cedolino mensile. Spiegato così non sembra complicato. Ma pensiamo a chi come nel caso degli agricoltori della vecchia generazione, contadini consumati dal lavoro nei campi, prede facili del sistema web al loro ignoto, che spesso si affidano a questi centri, inconsapevoli di essere le prede perfette
Articolo pubblicato il giorno 28 Marzo 2018 - 20:59