Terzigno. Sono venti le lettere ritrovate in casa di Pasquale Vitiello, il 35 enne sospettato di aver ucciso la moglie Immacolata Villani davanti alla scuola della figlia a Terzigno con un colpo di pistola alla testa. Sui contenuti delle lettere – che sono state poste sotto sequestro – vige il massimo riserbo da parte degli investigatori. Dalle indagini, intanto, e’ emerso un altro dettaglio della crisi di coppia: secondo quanto accertato dai carabinieri da due anni la donna era separata in casa col marito. Tempo durante il quale ha intrapreso una nuova storia sentimentale. Lui era a conoscenza del fatto. Ed erano due anni che la coppia viveva da separati in casa, condividendo l’abitazione ma non il letto. Ci sono anche venti lettere ritrovate e sequestrate a Terzigno in casa di Pasquale Vitiello, ricercato perche’ sospettato di aver ucciso la moglie Immacolata Villani sparandole un colpo di pistola alla testa, a spiegare i contorni dell’ennesimo femminicidio nel Napoeltano. Lettere che, a un primo esame degli investigatori, sono in buona parte una sorta di sfogo dell’uomo, senza destinatario; altre sono missive indirizzate alla figlia e alcune a un amico. Nessuna delle lettere pero’ e’ mai stata spedita. Vitiello lavorava per una ditta di pulizie e non aveva precedenti. La denuncia di maltrattamenti sporta dalla moglie il 4 marzo scorso lo coinvolge per la prima volta in un problema con la giustizia. Ora e’ ricercato, e i carabinieri monitorano le abitazioni di amici e parenti e i luoghi che ha l’abitudine di frequentare.Intanto è ancora in corso la caccia all’uomo con un dispiegamento di forze dell’ordine sul territorio del comune di Terzigno e paesi limitrofi.
Articolo pubblicato il giorno 19 Marzo 2018 - 17:51