La segretaria del Pd regionale della Campania, Assunta Tartaglione, ha presentato le proprie dimissioni nel corso della segreteria regionale che si sta svolgendo a Napoli. Lo si apprende da fonti del Pd. La presentazione delle dimissioni e’ arrivata dopo il flop elettorale del partito in Campania. La riunione della segreteria e’ tuttora in corso. La Tartaglione, parlamentare uscente, non e’ stata rieletta. All’ordine del giorno la discussione sull’esito del voto in Campania che per il Pd e’ stato disastroso con nessun successo nei collegi uninominali e il 13% al Senato e percentuali simili alla Camera nel proporzionale.. Alla riunione sono presenti il vicepresidente della giunta regionale Fulvio Bonavitacola, il neo parlamentare Raffaele Topo, i consiglieri regionale Mario Casillo e Stefano Graziano, il sottosegretario uscente alla giustizia Gennaro Migliore, Teresa Armato e Lonardo Impegno. Assenti Pina Picierno, impegnata a Bruxelles, il neoeletto parlamentare Piero De Luca, Emilio Di Marzio e il consigliere regionale Gianluca Daniele. “Il voto di domenica ci dà un quadro chiaro ed allarmante della realtà delle cose in Italia, e qui da noi in Campania e a Napoli. Purtroppo, nonostante l’esito catastrofico, si registrano ancora furbizie, ipocrisie e una mancanza di presa d’atto della gravità della situazione”. Lo dichiara il consigliere regionale campano del Partito democratico Gianluca Daniele. “Il Pd e il centrosinistra – aggiunge Daniele – incassano una batosta senza precedenti, aggravata da un sistema elettorale demenziale e dalla scomparsa di una politica realmente popolare e di massa, che invece è divenuta il marchio di fabbrica del Movimento 5 Stelle e della Lega. Temi come quello della lotta alla povertà, che in Campania sono stati per me centrali, come dimostra la battaglia portata avanti in Consiglio regionale sull’introduzione del reddito di inserimento, li abbiamo lasciati ad altri. Non abbiamo compreso quanto sia fondamentale per una forza di sinistra moderna difendere il lavoro e i suoi diritti. Abbiamo trascurato il presidio del territorio e abbiamo abbandonato i quartieri popolari”. Secondo Daniele “ora si deve avviare una seria analisi per ripartire da questi temi e accompagnare alla porta chi in questi anni si è assunto la responsabilità di questo disastro. E si deve riavviare un dialogo con tutte le forze sane del fronte progressista per tornare ad essere di nuovo competitivi. Ci attende un duro lavoro, per affrontare il quale non serve ricordare ‘l’avevo detto’. Adesso – conclude – non ci sono più alibi”.
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