Campania

Osservatorio Vesuviano cerca sede fuori da zona rossa

Condivid

L’Osservatorio Vesuviano di NAPOLI cambiera’ casa, lasciando la sede di via Diocleziano. La necessita’ di un trasloco e’ emersa negli ultimi mesi, anche a causa del fatto che la sede dell’istituto, che monitora l’attivita’ sismica e dei vulcani partenopei, si trova nella zona rossa dei Campi Flegrei e non sarebbe al sicuro in caso di eruzione della caldera flegrea. Ma non e’ l’unico motivo: “Quello della sede – spiega all’ANSA il presidente dell’Ingv (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia) Carlo Doglioni – e’ un problema articolato, ci sono tante motivazioni che ci spingono a trovare un’altra sede. La prima e’ di carattere economico, perche’ l’attuale costa troppo: tra canone di affitto, guardiania e costi di gestione siamo sul milione e 250.000 euro l’anno. Una cifra spropositata, credo che le risorse dell’Ingv vadano investite in attrezzature e attivita’ di ricerca”. Doglioni, professore di geologia e accademico dei Lincei, punta quindi a un taglio delle spese passive per aumentare ancora la qualita’ ddegli studi dell’Ingv a NAPOLI. “Gli attuali locali – spiega – non sono adeguati alle potenzialita’ dell’Osservatorio Vesuviano, c’e’ bsogno di maggiori spazi per laboratori, sale riunioni e per organizzare al meglio le attivita’ di ricerca, quindi c’e’ anche una ragione di funzionalita’ che l’attuale sede non resce a dare nonostante l’affitto alto”. Un nuovo trasloco in vista, dunque, per l’Osservatorio che gia’ aveva lasciato la sua sede storica alle pendici del Vesuvio per evitare di essere propro sul vulcano in caso di eruzione. Ma la ricerca delle nuova sede prevedera’ anche un luogo di riserva, una “disaster recovery – spiega Doglioni – da usare in caso di emergenza vulcanica, in modo da garantire che l’Osservatorio Vesuviano sia funzionale anche in una zona piu’ sicura rispetto a un’eventuale eruzione. A NAPOLI la zona rossa e’ talmente vasta che e’ difficile rrovare un luogo che in caso di eruzione dei Campi Flegrei non subirebbe ripercussioni. La disaster recovery dovra’ essere pensata almeno in un’area piu’ protetta da eventuali cadute pirolastiche”. Ma nella visione di Doglioni, l’Osservatorio Vesuviano potrebbe spostarsi ancora nel futuro: “Gli enti di ricerca – afferma – devono avere una maggiore integrazione con il mondo dell’universita’ e con soggetti di ricerca. L’auspicio sarebbe quindi quello di poter trasferire la sezione di NAPOLI dell’Ingv all’interno di un dipartimento universitario, anche perche’ i nostri ricercatori gia’ collaborano assiduamente con colleghi degli atenei napoletani e la sinergia dovrebbe essere intensificata. Abbiamo dei contatti con l’Universita’ Parthenope, ma e’ un progetto che si potra’ concretizzare tra anni, un percorso lungo che non sappiamo quando potra’ essere realizzato. Per ora stiamo cercando solo una nuova sede”.


Articolo pubblicato il giorno 21 Marzo 2018 - 22:11

Redazione Cronaca

Pubblicato da
Redazione Cronaca

Ultime Notizie

Terremoto ai Campi Flegrei: 8 scosse nella notte, la più forte di magnitudo 3.0

Un nuovo sciame sismico ha colpito i Campi Flegrei nella notte, con diverse scosse avvertite… Leggi tutto

11 Marzo 2025 - 06:23

Oroscopo di oggi 11 marzo 2025 segno per segno

Ecco le previsioni astrali per la giornata di oggi, con un focus particolare su amore,… Leggi tutto

11 Marzo 2025 - 06:10

Qualiano, ritrovato Mario Granata, l’anziano era scomparso da ieri

Un momento di apprensione si è concluso con un sospiro di sollievo a Qualiano, dove… Leggi tutto

10 Marzo 2025 - 21:34

Napoli, riapre un tratto della Tangenziale dopo l’incidente

Alle 19:30 di questa sera, sulla Tangenziale di Napoli, si è concluso il trasbordo del… Leggi tutto

10 Marzo 2025 - 20:59

Castel Volturno, 45enne arrestato la minaccia di far esplodere un appartamento e di lanciarsi dal settimo piano

Castel Volturno – Una mattinata carica di tensione si è vissuta oggi nel complesso residenziale… Leggi tutto

10 Marzo 2025 - 20:40

Scampia, “Ciao, bella ciao”, addio alla Vela Gialla: un simbolo di degrado che lascia il posto alla rinascita

Napoli - Un capitolo buio della storia di Scampia si chiude con l'avvio della demolizione… Leggi tutto

10 Marzo 2025 - 20:28