“Noi non possiamo andare avanti così. on abbiamo altra scelta. Noi per questo che vogliamo andare in Messico. Non possiamo più vivere così”, Vanessa Cimmino moglie di Vincenzo uno dei tre napoletani scomparsi dal 31 gennaio nello stato di Jalisco in Messico insieme con lo zio Raffaele Russo e il cugino Antonio Russo, torna sull’idea della famiglia di andare in Sud America per seguire da vicino lo sviluppo dell’inchiesta e delle ricerche. Vanessa Cimmino parla con Marinellys Tremamunno la corrispondente dall’Italia della Tv messicana Excélsior Tv: “E’ una sconfitta per lo Stato Italiano- spiega Vanessa Cimmino davanti ai microfoni dell’inviata a Napoli- se vado avanti è solo per i miei due bambini. Il più grande, quello di 4 anni chiede sempre perchè il papà non lo chiama e io gli dico che sta lavorando e non so cosa altro posso dirgli. Il Governo deve metterci tutto l’impegno possibile e l’impegno nelle ricerca dei nostri familiari. E non riusciamo a capire perché il presidente Mattarella non si impegna, per lui come presidente della Repubblica Italiana, deve essere un obbligo visto che stiamo parlando di tre italiani“.
Intanto grazie all’interessamento dell’avvocato Claudio Falleti, legale delle famiglie dei tre napoletani il caso è stato portato davanti alla Comisión Interamericana de Derechos Humanos (CIDH) che proprio due giorni fa ha sollecitato lo Stato messicano ad utilizzare ogni forza speciale a disposizione ed a fornire entro 15 giorni informazioni su quanto accaduto ai tre napoletani scomparsi in Messico. “La Commissione Interamericana per i Diritti Umani considera che l’attuale assunto soddisfi i requisiti di gravità urgenza ed irreparabilità contenuti nell’articolo 25 del suo regolamento la commissione sollecita lo stato del Messico a prendere le misure necessarie per determinare e chiarire la situazione di Raffaele Russo, Antonio Russo e Vincenzo Cimmino, al fine di proteggere il loro diritto alla vita e all’integrità personale”. Napoletani scomparsi in Messico, la CIDH sollecita: “Attendiamo azioni efficaci”
“A questo proposito la commissione sollecita lo stato del Messico a garantire azioni efficaci effettuando ricerche attraverso i suoi organi specializzati creati per tali scopi e riferire sulle azioni adottate al fine di indagare sui presunti fatti che hanno portato all’adozione di questa misura precauzionale. La Commissione chiede inoltre allo Stato del Messico di informare la stessa entro 15 giorni, contati dalla data della presente comunicazione e di fornire regolarmente informazioni necessarie alla Commissione in conformità con l’articolo 28 del regolamento della Commissione stessa. Questa notifica è stata sottoscritta in data 16 marzo 2018 e sottoposta all’attenzione dello Stato messicano”. Potrebbe essere questa la svolta dopo le tante bugie e le reticenze di questi mesi? Ma si attende anche il rientro in Italia del sottosegretario alle relazioni esterne Vincenzo Amendola
che l’altro giorno insieme con l’ambasciatore italiano in Messico, Luigi Macotta, si è incontrato con le atorità giudiziarie e investigative messicane per fare un punto sulle ricerche e sulle indagini dei tre napoletani.In memoria di Eduardo De Filippo, Rai 5 trasmetterà la celebre commedia "Napoli Milionaria!", programmata… Leggi tutto
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