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Napoli, studente aggredito alla Nicolardi, tre indagati: ma due non sono imputabili

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Tre studenti della scuola Media D’Ovidio-Nicolardi di Napoli sono stati interrogati dalla Procura Minorile perchè accusati di un tentativo di estorsione ai danni di un 12enne che frequenta il secondo anno della stessa scuola. Al ragazzo avevano preso il suo smartphone ma non come atto di bullismo ma secondo il pm Emilia Galante Sorrentino con una aggressione finalizzata alla estorsione. Ma due dei tre studenti, come riporta Il Mattino, pur essendo stati inscritti come indagati e pur avendo risposto alle domande degli inquirenti nel corso dei rispettivi interrogatori, non sono formalmente imputabili. Hanno meno di 14 anni, non potranno essere processati. Per loro, qualora le indagini dovessero andare avanti, tutto si ridurrà alla notifica di un avviso di garanzia e alla segnalazione della loro condizione ai servizi sociali, in vista di un probabile percorso formativo seguito da personale ad hoc.

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L’aggressione sarebbe avvenuta il 30 gennaio scorso in un momento in cui non era presente personale scolastico e il ragazzino non ha raccontato subito l’aggressione ricevuta. Dopo aver incassato un pugno alla nuca, strattonamenti e altre forme di violenza, dopo aver subìto una sorta di perquisizione (tasche dei pantaloni rovistati a caccia di soldi e cellulare), il ragazzino non ce l’ha fatta a dire tutto agli insegnanti. È tornato tra i banchi, in silenzio, dolorante. A casa però si è sfogato. Ha raccontato tutto ai genitori, subito entrati in contatto con la dirigente e gli insegnanti, tutti uniti dalla stessa sensibilità e determinazione nel mettere a fuoco il racconto dello studente. Inevitabile l’intervento dei carabinieri e della stessa Procura minorile.
Indagine per tentata estorsione e per lesioni personali, dunque. E in questi giorni i tre studenti sotto accusa hanno avuto la possibilità di raccontare la propria versione dei fatti. Hanno negato il loro coinvolgimento, provando – ciascuno dal suo punto di vista – a dimostrare la propria estraneità rispetto a quanto avvenuto allo studente dodicenne.


Articolo pubblicato il giorno 11 Marzo 2018 - 14:24

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