La gente della Pignasecca, rione nel cuore di Napoli, dice no alla violenza e alla criminalita’ dopo le ‘stese’ dei giorni scorsi. In piazza sono scesi i rappresentanti della Municipalita’, i commercianti, l’associazione Antiracket, il parroco e i cittadini. L’assemblea si e’ svolta proprio davanti al palazzo colpito dai proiettili esplosi nella stesa. E contro la violenza e la camorra la gente della Pignasecca si e’ tenuta per mano, dando vita a un grande cerchio per dire simbolicamente: “Noi siamo uniti”. ”Quanto accaduto – ha detto il presidente della II Municipalita’, Francesco Chirico – ha lasciato una ferita profonda che non puo’ rimanere sotto traccia. Era necessario essere qui oggi – ha aggiunto – per dare un segnale chiaro: Noi non arretriamo di un passo, bisogna denunciare, occupare gli spazi da sottrarre alla malavita e al malaffare e chiediamo che l’attenzione sia sempre massima”. Accanto alle istituzioni del territorio e alla popolazione del rione hanno manifestato anche il presidente della III Municipalita’, Ivo Poggiani, rappresentanti di Federconsumatori, del Consorzio Toledo-Spaccanapoli, commercianti di piazza Garibaldi, dell’Arciconfraternita dei Pellegrini e familiari di vittime innocenti di camorra tra cui Susy Cimminiello a cui la camorra ha ucciso nel 2010 il fratello Gianluca. ”Se a causa delle stese non ci sono stati morti – ha detto la ragazza – e’ solo un miracolo perche’ quando si spara per strada non e’ una lotta tra clan. Nelle manifestazioni ricordiamo le vittime innocenti come eroi, ma nessuno, nemmeno mio fratello, era un eroe, era solo un ragazzo che voleva fare il tatuatore”. I cittadini del rione chiedono telecamere e illuminazione per sentirsi piu’ sicuri, ma anche che non vengano chiusi presidi importanti per il territorio come l’ospedale Pellegrini, le scuole. Una piazza, quella della Pignasecca, che e’ stata ‘derackettizzata’ nel 2011 come ha ricordato Maria Belfiore, presidente dell’associazione Antiracket di Napoli Centro. ”Qui nessuno paga piu’ il pizzo – ha sottolineato – I commercianti da tempo si sono opposti al racket e cio’ che chiediamo e’ il diritto per i commercianti, le loro famiglie e la gente del posto alla tranquillita”’. In piazza anche un commerciante nuovo arrivato alla Pignasecca, Flavio Santoro che – come ha raccontato- dopo 30 anni passati in Svezia ha deciso di tornare a Napoli, alla Pignasecca che – ha detto – ”puo’ diventare il polo per la gastronomia turistica della città”.
(foto tratta dal profilo facebook di Ivo Poggiani, presidente della terza Municipalità)
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