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Napoli, il Monaldi approva la delibera per i trapianti pediatrici

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Arriva il nuovo modello organizzativo per i trapianti pediatrici nell’ospedale Monaldi di Napoli. L’Azienda dei Colli ha, infatti, adottato, con la deliberazione 56/2018 pubblicata sul sito aziendale, il nuovo modello organizzativo proposto dal direttore del dipartimento di Cardiochirurgia, Antonio Corcione. “La delibera e’ sicuramente una buona notizia, siamo contentissimi del risultato ma e’ solo l’inizio” commenta Dafne Palmieri, madre di un ragazzino trapiantato e presidente del Comitato dei genitori dei bambini trapiantati, promotrice di iniziative di protesta, che sta attuando uno sciopero della fame. ”Ora credo che mangero’ qualcosa” aggiunge. Palmieri, infatti, era giunta oggi al nono giorno della protesta contro la chiusura del centro. Nei giorni scorsi, insieme con altri genitori, era anche salita sui tetti del nosocomio collinare. Con la deliberazione si formalizza l’organizzazione delle attivita’ di trapianto cardiaco evidenziando l’attribuzione delle competenze per l’assistenza dei pazienti per fasce d’eta’.
Sospende lo sciopero della fame Dafne Palmieri, arrivata al nono giorno di digiuno, oggi, per protestare contro la chiusura del centro pediatrico di trapianti dell’ospedale Monaldi a Napoli. “Ora dobbiamo passare alla realizzazione di quanto scritto nella deliberazione” dice la madre di uno dei bambini trapiantati; insieme con altre mamme e papa’ ha costituito il Comitato dei genitori dei bimbi trapiantati, in protesta contro la chiusura del reparto di Cardiologia e di Terapia intensiva pediatrica del nosocomio partenopeo facente parte dell’Azienda dei Colli. Quest’ultima, infatti, ha adottato, con la delibera 56/2018 pubblicata sul sito aziendale, il nuovo modello organizzativo per i trapianti cardiaci pediatrici proposto dal direttore del dipartimento di Cardiochirurgia, Antonio Corcione, in cui si formalizza l’organizzazione delle attivita’ di trapianto cardiaco evidenziando l’attribuzione delle competenze per l’assistenza dei pazienti per fasce d’eta’. L’Azienda ospedaliera dei Colli continua a garantire le attivita’ clinico-assistenziali connesse alle fasi del pre e post trapianto, ”confermando l’accesso in emergenza-urgenza nell’arco delle 24 ore per i pazienti adulti e pediatrici e garantendo idonee e appropriate risposte assistenziali con il ricovero e visite diagnostiche specialistiche in funzione delle condizioni cliniche dei pazienti interessati”. “Il provvedimento e’ sicuramente una buona notizia, un risultato che non ci aspettavamo – dice Palmieri – E’ solo l’inizio, ora passiamo ai fatti, ma siamo davvero contenti”. Palmieri aveva iniziato lo sciopero della fame promettendo che sarebbe tornata a mangiare solo in occasione di una soluzione concreta per suo figlio, come per tutti i pazienti trapiantati pediatrici. “La deliberazione contiene elementi importantissimi – commenta Palmieri – E’ una risposta che ci arriva e da’ indicazioni precise. Vengono definiti i luoghi destinati ai ragazzi, e si stabilisce che, nel frattempo, saremo alla Uoc di Cardiochirurgia. L’atto attribuisce competenze di gestione del percorso, in maniera tale che sappiamo a chi rivolgerci in caso di necessita’. Soprattutto parla della definizione dei percorsi di cura che ad ora mancano e che per noi sono fondamentali”. “Siamo soddisfatti – sottolinea – perche’ e’ la dimostrazione che quando le persone si occupano dei loro problemi una risposta la hanno. Vogliamo mantenere viva la rete delle persone che ha portato al raggiungimento di questi obiettivi”. “Ora dobbiamo riacquistare tutti le forze per vigilare sulle modalita’ di attuazione e accogliamo la proposta del Comitato Sanita’ Campania di realizzare un report quindicinale sullo stato di attuazione delle attivita’, insieme con Federconsumatori – conclude – Siamo disponibili a essere presenti per l’attuazione con l’ospedale”. Nei giorni scorsi il Comitato aveva rivolto un appello al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, per chiedere il suo intervento e attuato una protesta davanti all’ingresso del nosocomio e, in precedenza, alcuni genitori erano saliti sui tetti del Monaldi.


Articolo pubblicato il giorno 17 Marzo 2018 - 20:22

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