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Napoli, gang aggredì un tassista fuori alla discoteca per farsi accompagnare a casa: c’è anche un minore

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Aggredirono senza motivo un tassista: la Polizia di Stato identifica l’intera banda composta anche da un minorenne
Un gruppo formato da 4 persone, tra cui un minorenne, aggredì un tassista, nella notte tra il 3 ed il 4 febbraio scorso e, dopo una capillare attività d’indagine, condotta dagli agenti del Commissariato di Polizia “Vicaria-Mercato”, sono stati tutti identificati.
Il GIP del Tribunale di Napoli, infatti, ha disposto nei confronti di E.R. di 20 anni, V.R. di 23 anni, la misura dell’Obbligo di dimora nel comune di Napoli, nonché dell’obbligo di presentazione alla P.G. mentre, nei confronti di G.E., pregiudicato di 30 anni, la misura degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.
I quattro, usciti da una discoteca in Via Coroglio, approfittando del traffico veicolare, salirono a bordo di un taxi in transito nella zona. Dopo aver minacciato il conducente di morte, l’obbligarono a farsi accompagnare nella zona delle “Case Nuove”. Durante il tragitto, senza alcun motivo, non esitarono nel colpirlo alla testa con calci e pugni, tanto da procurargli lesioni guaribili in 7 giorni. La dettagliata descrizione dei suoi aggressori alla Polizia di Stato, fornì spunti investigativi per l’identificazione del gruppo.Il più giovane del gruppo, un 17enne non immune da pregiudizi di polizia, tentò con violenza anche d’impossessarsi di un borsello della vittima e, in tale frangente, perse il suo telefono cellulare, consegnato agli agenti. Le indagini condotte dai poliziotti hanno consentito di delineare le responsabilità di ognuno dei componenti della banda, evidenziando nel 30enne colui che ha avuto un ruolo di maggior efferatezza nei confronti della vittima.

Articolo pubblicato il giorno 29 Marzo 2018 - 19:26

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