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Napoletani scomparsi in Messico, l’avvocato: ‘I 5 corpi tagliati e messi nelle buste di plastica è una notizia di novembre’

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“Ad oggi i nostri connazionali risultano scomparsi”: cosi’, in una nota, l’avvocato Claudio Falleti, legale delle famiglie dei tre napoletani – Raffaele Russo, suo figlio Antonio e il nipote Vincenzo Cimmino – di cui si sono perse le tracce in Messico lo scorso 31 gennaio, commenta la notizia, riportata qualche giorno fa dai media messicani, del ritrovamento di cinque corpi senza vita, nei dintorni di Chilapa, nello stato messicano di Guerrero, nel Sudest del Paese. “Il testo della notizia riportata dai giornali – dice ancora l’avvocato Falleti – e’ quasi identico a una news gia’ pubblicata nel mese di novembre 2017, in cui i corpi ritrovati sono 5, non identificabili, in buste di plastica”. “Data la ‘vetusta’ temporale’ della notizia e dei numerosissimi parallelismi – conclude l’avvocato Falleti – crediamo che qualora fossero stati rinvenuti dei corpi le nostre autorita’ ci avrebbero gia’ comunicato qualcosa, ma al momento la Farnesina non ha confermato nulla. A Jalisco e’ presente uno studio legale incaricato da me e dalla famiglia che sta tenendo sotto controllo la situazione”. “In queste ore, – fa sapere ancora l’avvocato Falleti – in collaborazione con una collega dell’Ilustre Colegio Abogados de Madrid, abbiamo predisposto un ricorso alla CIDH di Washington (Corte Interamericana Derechos Humanos) affinche’ possa adottarsi un misura cautelare immediata in una situazione di estrema gravita’ e urgenza in cui e’ necessario prevenire danni irreparabili alle persone, perche’ ad oggi, – ribadisce l’avvocato Falleti – i nostri connazionali risultano ancora dispersi”.

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Articolo pubblicato il giorno 10 Marzo 2018 - 20:36 / di Cronache della Campania

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