C’è stata una telefonata tra Francesco Russo e il cugino Enzo Cimmino, scomparso in Messico da 50 giorni insieme allo zio Raffaele Russo e al cugino Antonio, rimasta segreta fino ad oggi e il cui contenuto è stato riportato nella denuncia che lo stesso Francesco ha fatto alla polizia messicana prima di lasciare il il Sud America e tornare a Napoli. Di quella telefonata il cui contenuto non è stato rivelato da Francesco Russo, che insieme con la sua famiglia si sta battendo per avere notizie sorte sulla sorte dei congiunti, però ieri sera il programma “Chi l’ha Visto” ne ha spiegato il contenuto insieme ai misteriosi messaggi cifrati contenuti. In pratica mentre era già in mano ai sequestratori Vincenzo Cimmino riesce a far sentire per poco meno di un minuto le voci di alcune persone che parlano in sottofondo e che scandiscono alcuni numeri in sequenza. Prima il numero 15 e poi per tre volte la sequenza 34 11 76 60 06 seguito da “afferma afferma”. La stessa persona avrebbe poi ripetuto il messaggio 43 11 58 42 45 prima che la telefonata si interrompesse. Ma che che cosa significa quella sequenza? Francesco Russo ha spiegato alla tv di stato che per il momento non può rivelare il contenuto di quella telefonata per non compromettere le indagini in corso. Ma secondo un giornale messicano e secondo l’inviato di “Chi l’ha visto?” sarebbe un codice militare, il “ColgoMit“ utilizzato dalla polizia municipale per comunicare via radio. Un esperto militare ha confermato al giornalista Rai che si tratta di un codice militare utilizzato dalla polizia messicana. Ed ecco cosa significherebero quei numeri secondo l’esperto: il 15 significa negativo, 34 raccolta di dati, 11 sequestro di veicolo, 77 disturbo, 60 localizzazione e 06 persona pericolosa. Mentre la seconda sequenza: il 43 corrisponde a radio. 11 sequestro del veicolo, 58 furgone di carico come la Honda Crv che guidavano Vincenzo e il cugino Antonio, 42 equivale a dogana e quindi riferibile alla merce contraffatta che trasportavano i tre italiani, 45 ordine eseguito. E proprio questo ultimo numero che preoccupa la famiglia Russo. Perché ordine eseguito e per conto di chi? Cosa avevano fatto di tanto grave i tre napoletani per essere finiti nelle mani del sanguinario Cartel Jalisco Nueva Generation? Un clan che ama spettacolarizzare le sue esecuzioni modello “indios” attraverso i social postando le foto. Ma in questo caso non c’è stata alcuna foto ne alcun contatto. C’è solo una telefonata nervosa del capo del Cartel, quel Nemesio or Rubén Oseguera Cervantes detto El Mencho che chiama addirittura il capo della polizia di Guadaljara minacciando tutti di morte nel caso non ritirino i poliziotti che si sono messi sulle loro tracce per trovare i tre napoletani scomparsi. E’ una telefonata che non ha bisogno di alcun capito ma che fa capire, ove mai ve ne fosse ancora bisogno, del grado di corruzione della polizia messicane e della potenza delle bande di narcotrafficanti. Ecco il testo completo tradotto dalla trasmissione “Chi l’ha visto?”.
El Mencho: Delta Uno?
Capo della polizia: si chi parla?
El Mencho: ascolta bene figlio di puttana. Sono Mencho, ascolta bene: fai calmare i tuoi uomini di merda, fai calmare i tuoi gli uomini e tutto il resto altrimenti ti spacco la faccia e tutto il resto anche i cani perchè abbiamo identificato 30 uomini e li faccio fuori anche quei cazzo di cani se non vi ritirate. Che mi dici?
Capo della polizia: No si preoccupi ci parlo subito
El Mencho: Li faccia ritirare, faccia ritirare tutti quei figli di puttana perché tutti si prendono i soldi
Capo della polizia: si è proprio quello che mi dicevano
El Mencho: falli ritirare o gli sparo altrimenti sari tu il primo a pagare per loro ‘Leone’
Capo della polizia: Nooo, no signore non si tratta di questo
El Mencho: sarà meglio perché quì i colpi partono come niente e lo sapete bene… non ci sono soldi…
Capo della polizia: Siii signore, lei mi conosce, sa che c’è rispetto
El Mencho: va bene, mi raccomando li faccia calmare tutti e dica loro che un ordine da parte mia
Capo della polizia: certo signore
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