Ci sono i servizi italiani che stanno indagando e stanno cercando contatti con i sequestratori di El Mencho per avere notizie certe sulla sorte dei tre napoletani scomparsi in Messico da 30 giorni. Da alcuni giorni alcuni emissari inviati dal Governo Italiano stanno lavorando in gran segreto e stanno seguendo una pista tracciata in Italia da alcuni pentiti della camorra che hanno parlato dei traffici illeciti con i Messicani. In questi traffici i tre napoletani scomparsi non hanno avuto alcun ruolo. Ci sarebbero invece altri napoletani coinvolti, alcuni già arrestati lo scorso anno e altri sui cui vi sono inchieste in corso. Ma in Messico è partita una campagna stampa che tende a gettare fango su Raffaele Russo, sul figlio Antonio e sul nipote Antonio Cimmino. La Fiscalia di Jalisco sta analizzando le fotto diffuse oggi da alcuni organi di stampa locali in cui Antonio Russo e il cugino Vincenzo Cimmino sono in allegra compagnia con alcuni esponenti della malavita locale. Le foto private diffuse ad arte da qualcuno che cerca di coprire i problemi della corruzione polizia locale e dei ritardi nelle ricerche. Attenti giornalisti messicani invece sono convinti che la vicenda dei tre napoletani porterà a un vero e proprio terremoto giudiziario e politico nello stato di Jalisco e che la corruzione dilagante non colpisce solo la polizia ma anche il mondo politico locale. Molti di quelli che fino ad oggi sono apparsi nei vari servizi televisivi sulla scomparsa dei tre napoletano sanno molto di più di quello che dicono. La presenza di uomini dei servizi in Messico serve a trovare la strada giusta. Quella che porta direttamente a El Mencho, il pericoloso leader del Cartel Nueva Jeneration. Tutto il resto sono chiacchiere da bar. C’è da capire perché i tre napoletani sono stati rapiti. E siccome si sa sa che la pista porta alla banda criminale di Jalisco bisogna capire che fine hanno fatto e dove sono. Ma soprattutto se sono vivi o morti. E se nel caso malaugurata ipotesi El Mencho e i suoi sono disposti almeno a far trovare i corpi per restituirli alle famiglie.
Articolo pubblicato il giorno 1 Marzo 2018 - 21:04 / di Cronache della Campania