“Sono malato di Sla e necessito di un’assistenza h24 per mia mamma. Ma a quanto pare le istituzioni fino a questo momento sono insensibili di fronte al mio problema”. E’ lo sfogo di Antonio Tessitore, presidente dell’Aisla Caserta, da 15 anni malato di sclerosi laterale amiotrofica. “Mi sono trovato – racconta la sua storia – ad affrontare la situazione dell’assistenza a mia madre dovendo fare praticamente tutto da solo. E considerata la mia situazione per la quale, sia ben chiaro, non mi piango addosso ne’ voglio trattamenti di favore, esistono oggettive difficolta’ di espletamento di diversi problemi che si presentano quotidianamente”. La questione riguarda in particolar modo l’assistenza domiciliare: “Avevamo preso un accordo informale con la cooperativa che assiste mia madre – sottolinea – mantenendo invariato il monte ore di assistenza ma spalmandolo su tutti e sette i giorni della settimana in modo da garantire una copertura totale. Ma il funzionario delegato dell’Asl di Caserta non sembra pensarla allo stesso modo. Mi e’ stato detto che, in caso di lavoro domenicale, gli assistenti della cooperativa non beneficerebbero della necessaria tutela. A me invece, nei colloqui avuti con la cooperativa, era stato detto che non ci sarebbero stati problemi”. “Il 12 dicembre – prosegue – in sede di rimodulazione e valutazione per il 2018, non erano emersi problemi tali da mettere in discussione l’operato della Cooperativa Kronos, cogestrice del Ptri. Il direttore generale dell’Asl si e’ mostrato disponibile ad ascoltare le mie istanze ma finora non c’e’ stato alcun segnale positivo che mi autorizzi a essere tranquillo. Per cui chiedo risposte immediate, in mancanza delle quali mettero’ in essere iniziative pubbliche rilevanti”.
Articolo pubblicato il giorno 27 Marzo 2018 - 15:51