Alessandro Turati, il ventottenne che avrebbe ucciso la mamma e la nonna e poi si sarebbe tolto la vita, in una foto tratta da Facebook. FACEBOOK ALESSANDRO TURATI ++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA +++
Sono due coltelli da cucina le probabili armi del delitto utilizzate da Alessandro Turati, 28 anni, per uccidere la nonna Paola Parravicini di 88 anni e la madre Marina Cesena, 58 anni, per poi togliersi la vita. Sarebbe questa la dinamica del duplice delitto e suicidio, verificatosi a Paina di Giussano, in provincia di Monza e Brianza, nella notte tra martedì e mercoledì.
I carabinieri hanno lavorato tutta la notte per ricostruire la possibile dinamica dei fatti. Turati ha lasciato una lettera, sequestrata dai militari dell’Arma.
La vita problematica dell’uomo è ora al vaglio degli inquirenti, così come la situazione relazionale ed economica della famiglia. Barba molto lunga, cappotto nero lungo anche d’estate, era soprannominato ‘il baffo’: così alcuni residenti di Paina di Giussano hanno descritto il ventottenne. “Lo vedevo passeggiare qui in giro, mi sembrava un po’ strano – ha raccontato un abitante del quartiere – aveva la barba lunga fino al petto e teneva sempre addosso questo cappottino nero lungo fino ai piedi, anche d’estate”.
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