Il ricorso alla Corte Europea di Strasburgo del comandante Francesco Schettino, condannato con sentenza definitiva per il naufragio della Concordia, per presunte violazioni dei diritti dell’imputato ha superato un primo filtro di ammissibilita’. Lo rendono noto gli avvocati Saverio Senese e Pasquale De Sena, che nei mesi scorsi hanno presentato il ricorso e che hanno ricevuto oggi una prima risposta. “Il ricorso ‘Schettino contro Italia’- si legge nel comunicato dell’organismo di Strasburgo diffuso dai legali – sara’ portato all’esame della Corte quanto prima possibile, sulla base dei documenti e delle informazioni fornite”. Schettino e’ stato condannato in via definitiva per il naufragio del 2012 e da dieci mesi e’ in carcere, nel nuovo complesso del penitenziario di Rebibbia a Roma. Il 12 maggio scorso la Cassazione gli ha confermato 16 anni di carcere, e il giorno stesso del verdetto si e’ costituito. . Nel lungo ricorso presentato dai difensori di Schettino, i legali denunciano una serie di violazioni fondamentali che nel corso dei dibattimenti di primo e secondo grado, prima davanti al tribunale di Grosseto e poi in corte di appello a Firenze, sarebbero state compiute a danno dell’imputato. Secondo il ricorso, i giudici sarebbero stati anche “prevenuti” nei confronti di Schettino. “E’ una buona notizia il superamento del primo filtro”, commentano all’Adnkronos i due legali. La Cedu ha assegnato al ricorso il numero di protocollo 5107. Schettino sta scontando attualmente la pena in carcere a Roma.
Articolo pubblicato il giorno 21 Marzo 2018 - 21:06 / di Cronache della Campania