“Buongiorno leone nostro, non mollare. Noi tutti aspettiamo solo te. Ci manchi vita nostra”. E’ uno dei tanti messaggi di solidarietà che dall’altro giorno stanno riempiendo le bacheche facebook dei tre baby assassini dello sfortunato vigilante di Marano, Franco Della Corte ,preso a bastonate il 3 marzo scorso all’esterno della metropolitana di Piscinola e poi morto in ospedale dopo due settimane. In questo caso il messaggio è rivolto a L.C., il più piccolo del branco, il 15enne. ma anche sulle bacheche degli altri due C.U. e K. A. ci sono messaggi tipo: “Ti aspetto, torna presto” oppure “Amore mio ti amo. Ti aspettiamo”, e ancora: “Amore mio manchi troppo”, messaggi accompagnati da emoticon ci cuoricini colorati o da faccine con la lacrima. Sembra come se fossero loro le vittime. Eppure hanno massacrato di botte un padre di famiglia che stava svolgendo il suo onesto lavoro di notte, come dimostra il messaggio lasciato sulla bacheca di C.U. “Buongiorno anche a te, leone. Passerà tutto. Quando ho saputo sono rimasta malissimo, credimi. Sempre con te leone, sei forte”. Ma la cosa sconcertante è che anche dalla maggior parte dei loro ambienti familiari non arriva nessuno messaggio rivolto alla povera vittima e alla sua famiglia. La dimostrazione è il dialogo intercettato e contenuto nell’ordinanza di fermo dei tre tra la fidanzatina del più giovane L.C. e una sua amica: “Gli siamo andati a portare anche i panni”. spiega. E l’amica risponde: “Perché cosa hanno detto?”. Ed ecco la risposta: “Hanno detto che sono stati loro, che scemi, chi è più scemo di loro, hanno detto sì siamo stati noi”, è ancora più sconcertante la risposta della sua interlocutrice: “Ma tu davvero stai facendo?”. E arriva la conferma: “Sì, è proprio così”. le due, nonostante la giovane età discutono anche di diritto penale: “Quanto rischiano ora i tre reo confessi?” Chiede l’amica alla ragazza di L: C: “Gli hanno dato l’omicidio e la rapina, quindi parliamo di sedici o diciassette anni”. E la prima che evidente conosce i meccanismi della detenzione e della buona condotta replica: “Sì, va bene, ma stai tranquilla che tanto poi scalano…”. Ma la fidanzatina sconfortata risponde«sempre 13-14 anni si fa, anche se poi scalano, quando mi sposo io a 31 anni?”,. E il finale della conversazione è ancora in crescendo: “Mikol, un bambino di 12 anni, ha fatto a botte con un ragazzo, gli ha rotto la milza e ha preso otto o nove anni di reclusione”, dice ancora l’amica per rassicurarla e lei: “L’ha fatto per la pistola per racimolare 300 euro, come se poi avesse bisogno di 300 euro, ma non gliele dava la zia?”. Oggi i tre baby assassini compariranno davanti al gip del Tribunale per i minori. Il pm Ettore La Ragione ha chiesto la convalida del fermo. In giornata o al massimo domani mattina si svolgerà l’autopsia sul corpo di Franco Della Corte, poi i funerali.
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