Giugliano. “Se vuoi lavorare in strada ci devi pagare. Altrimenti ti rompiamo la testa”, questa la minaccia rivolta a una trans brasiliana che si prostituiva insieme con altre quattro colleghe nella zona di Varcaturo, Ischitella e Castel Volturno. Il pizzo settimanale per lavorare tranquille per tutte era di cento euro a settimana. La storia stava andando avanti oramai da circa due anni. Una di loro però dopo essere stata brutalmente picchiata dall’estorsore ha trovato il coraggio e la forza di denunciare tutto. E così su disposizione della Procura di Napoli Nord sono scattate le manette per i il gruppo del pizzo alle trans. Si tratta di Vincenzo Alifante, 35 anni, e suo fratello Luigi, 26 anni, di Giugliano, e Domenico Di Maro, 30 anni di Quarto. I tre già erano stati arrestati la scorsa estate e posti agli arresti domiciliari. Ma nonostante ciò continuavano a pretendere il pizzo dalle trans che per qualche mese non pagarono poi una di essere fu portata con la forza a casa di Domenico Di Maro e picchiata selvaggiamente. Dal mese scorso poi i tre hanno finito di scontare gli arresti domiciliari e sono tornate alla carica in maniera ancora più prepotente. Ma questa volta tutte e cinque le trans si sono presentate in caserma a denunciare e per i tre sono scattati gli arresti in carcere.
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