Con Tamburo a niro – brano che commemora la strage di Castel Volturno avvenuta dieci anni fa, in cui persero la vita sei immigrati africani, vittime innocenti di un agguato di camorra – Enzo Avitabile aprirà il concerto di Pasqua al Teatro di San Carlo. A seguire Maria Stella, un’ouverture, primo tempo di una “sinfonia contemporanea”.
“Napoli che è recepita, reinterpretata e amplificata dai suoi artisti, non è mutata nel corso dei secoli. Maria tra l’altro – spiega Avitabile – è per me un nome unico sebbene diffusissimo, perché è quello di mia moglie venuta a mancare nel 2002”. Nella seconda parte del concerto, alla guida dell’orchestra del San Carlo ci sarà Yuri Simonov, nato in Russia nel 1941 da una famiglia di cantanti, primo direttore d’orchestra dell’ex Unione sovietica ad aggiudicarsi, cinquant’anni fa, il Concorso per Direttori d’Orchestra indetto dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Violino solista Esther Yoo, di origini coreane impostasi all’attenzione internazionale nel 2010, quando, a soli sedici anni, divenne la più giovane vincitrice del Sibelius International Violin Competition. Primo brano in programma Le Ebridi “La grotta di Fingal”, ouverture da concerto in si minore per orchestra Op. 26 di Felix Mendelssohn. Dello stesso Mendelssohn, a seguire, il Concerto in mi minore per violino e orchestra op.64, tra i più amati ed eseguiti concerti dedicati al violino. Il terzo brano in scaletta è di Haydn: la Sinfonia n. 26, composta nel 1768. Conosciuto anche come “Lamentatione” perché si ispira nei primi due movimenti alla Passione di Cristo. Chiude il concerto La Grande Pasqua russa, ouverture op. 36 di Rimsky-Korsakov.
Articolo pubblicato il giorno 27 Marzo 2018 - 19:40