Mondonico ? Oltre all’uomo di calcio, una profonda e costante disponibilita’ nel sociale, prendendosi cura dei bambini affetti da problemi oncologici, di ex alcolisti e di ex tossicodipendenti. Opinionista e commentatore tv, con il tono, il sorriso, le capacita’ giuste e quella qualita’ mai banale e scontata riconosciutagli da tutti, il ‘Mondo’ dai tackle in campo era passato poi ad affrontare quelli ben piu’ duri della vita, questa volta entrata a gamba tesa: il ‘Male’, quattro interventi, l’asportazione di un pezzo di intestino. Botte che non lo avevano fiaccato, ne’ messo in un cantuccio (“Il calcio mi da’ la forza di continuare la sfida”, era solito ripetere). Fino a oggi. Dopo Azeglio Vicini, Davide Astori, se ne va un altro testimonial del bel calcio, del pallone ‘pane e salame’, di un innamorato vero di questo sport per innamorati. “Ciao Papo.. sei stato il nostro esempio e la nostra forza.. ora cercheremo di continuare come ci hai insegnato tu”, lo ha abbracciato la figlia Clara, ma toccanti sono stati i messaggi delle ‘sue’ squadre. “Se ne va un pezzo della nostra storia”, lo ha onorato la Dea, mentre il Toro lo ha salutato con l’epiteto che lo ha reso famoso: “Ciao Mondo, spirito indomito fino all’ultimo, ci mancherai”. “Ciao Mondo, sei stato un grande”, ha scritto Roberto Mancini. La sindaca di Torino, Chiara Appendino lo definisce “un combattente che manchera’ al calcio”. Anche se forse il saluto piu’ giusto e calzante glielo regala l’ex ct della pallavolo e tifoso granata, Mauro Berruto: “Vincere non vuol dire solo alzare un trofeo. Ciao Mondo e, di cuore, grazie”.
Articolo pubblicato il giorno 29 Marzo 2018 - 18:15