Il bacio tra Salvini e Di Maio, su un murales apparso a Roma, è del tutto contro natura. E non ci riferiamo alle voci velenose dei scorsi giorni sulle preferenze in Camera (da letto) del leader pentastellato (a noi non interessano). E’ contro natura politica e programmatica, pur avendo la base populista in comune pro natura. Intanto le prime votazioni per le presidenze di Camera e Senato daranno un esito scontato: Bianca trionferà nella giornata di oggi. Quasi tutti i gruppi presenti in Parleranno voteranno una scheda senza nome. L’accordo tra vincenti è saltato ieri sera. Niente Romani (ladroni?) al Senato, tutto torna in discussione, Camera compresa. Il Pd è al solito spaccato, tra Aventino e voglia di scegliere il meno peggio degli altri. Berlusconi è indispettito dal no di Di Maio a parlare persino con lui. Salvini è in tour di ringraziamento elettorale e a tutti si presenta come leader della coalizione e candidato secco all’incarico da premier. Stamattina al Senato apre Napolitano con un discorso programmatico: bella forza, a 93 anni. Alla Camera, invece, Giachetti dovrebbe limitarsi al saluto. C’è chi può e chi non può.
Articolo pubblicato il giorno 23 Marzo 2018 - 10:00