Movimento 5 Stelle primo partito con percentuali che si attesterebbero attorno al 30%. La coalizione del centrodestra avanti in una forchetta tra il 33 e il 36%, con un sostanziale testa a testa tra Forza Italia e la Lega. Dietro il centrosinistra in un range che oscilla tra il 24 e il 28%. E’ la fotografia del voto che emerge dai primi exit poll realizzati da Opinio per la Rai, Tecne’ per Mediaset, Swg per La7 e Quorum per Sky Tg24. Con una affluenza che ha sfiorato il 72% alla Camera e superato lo stesso dato al Senato. Esce dunque un Paese spaccato in tre, come d’altronde era ampiamente previsto, ma con una affermazione di M5s importante, tra il 29 e 32% al Senato, e tra il 29,5 e il 32,5% alla Camera, secondo il primo exit di Opinio. Il Movimento 5 Stelle fa meglio delle precedenti elezioni politiche, allungando fino a cinque punti percentuali alla Camera. Allungo in avanti anche per la Lega che potrebbe superare, anche se di misura, Forza Italia nella coalizione di centrodestra. Fratelli d’Italia tra il 4 e il 6%. Nella coalizione di centrosinistra e’ il Pd ad avere il grosso dei voti con Piu’ Europa tra il 2 e il 4%. Secondo l’intention poll realizzato da Tecne’ per Mediaset, al Movimento 5 Stelle vanno alla Camera tra i 124 e i 134 deputati; al Pd tra i 77 e gli 87; a Forza Italia tra i 56 e i 66 ed anche alla Lega tra 56 e 66. A Leu tra 14 e 20, a Fratelli d’Italia vanno tra i 19 e i 25 seggi, a +Europa tra i 9 e i 15. Altri tra 1 e 3. Per le Regionali, in Lombardia in vantaggio Attilio Fontana (centrodestra) al 38-42%; Giorgio Gori (centrosinistra) e’ al 31-35%%. Dario Violi (M5s) e’ al 17-21%% e Onorio Rosati (Leu) al 2-4 %. Nel Lazio invece, secondo l’exit poll del Consorzio Opinio Italia Nicola Zingaretti (centrosinistra) e’ in testa con il 30-34%, mentre Stefano Parisi (centrodestra) e’ al 26-30%%. Roberta Lombardi (M5s) e’ al 25-29% e Sergio Pirozzi (lista civica) e’ al 2-4%.
“Sotto 1% sarebbe una sconfitta, noi aspiriamo a superare lo sbarramento. Nell’ultimo mese siamo cresciuti tanto. Siamo stati determinati a non accogliere provocazioni”. Cosi’ il candidato premier per Casapound Simone Di Stefano commenta gli exit poll dalla sede del movimento di estrema destra al quartiere Esquilino a Roma. Tra i presenti nella sede di via Napoleone III oltre al candidato premier Simone Di Stefano anche il consigliere municipale di Ostia Luca Marsella. “All’orizzonte – commenta di Stefano – c’e’ il rischio di un governo tecnico che noi avevamo ampiamente previsto”.
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