Torre Annunziata. Cadono le roccaforti Pd nei paesi Vesuviani, Il M5S fa cappotto in paesi dove fino alle scorse consultazioni la sinistra aveva una radicata base, nel collegio uninominale 11 della Camera dei Deputati da Torre del Greco fino a Trecase, diventa un fortino per Luigi Gallo, il candidato dei pentastellati. Ma più che una vittoria del M5S, il voto del 4 marzo diventa spunto per autocritiche su passato e presente, il più delle volte affidato ai social, più che agli iscritti e ai simpatizzanti. A proposito di questa forma di esternazione che snatura la discussione politica arriva il post pungente dell’avvocato Elio d’Aquino, noto penalista dell’area vesuviana. “Un tempo l’analisi del voto si faceva rinchiusi nelle sezioni di partito. Oggi, grazie ai social, le analisi si sprecano! – scrive l’avvocato -. Leggevo un post dell’amico Raffaele Ricciardi, che ispirato da un sentimento di autocritica, fa rilevare che il Pd è stato incapace di intercettare i cambiamenti”. La critica è ai politici locali: “Il primo cambiamento (di cui è ignaro forse il navigato politico), dovrebbe essere quello di adeguare la forma di comunicazione. Il suo lessico è antico, tipico di un modello di burocrate di partito sepolto dalla storia, ed espressione di una politica elitaria che la gente ha scopetto essere una grande truffa, perché portatrice di meschini interessi di bottega e non di risposte concrete alle esigenze della collettività. E’ questo sentire comune di un gregge che finalmente si è risvegliato ad avere spazzato via gli ultimi residui di un vecchio modo di interpretare la politica, che andava bene quando c’erano i Moro e i Berlinguer, ma che è assolutamente anacronistico nell’epoca dei Renzi e degli Alfano! Piuttosto, quando verrà chiuso il feudo di Boscoreale gestito dal mediocre on. Mario Casillo?
Nessuna vostra autocritica sarà seriamente da prendere in considerazione e può dunque considerarsi assolutamente fasulla, finché consentirete al “monaco” di Boscoreale di fare il puparo delle amministrazioni da Voi gestite e ad un ex Sindaco, che ha governato in nome di una finta legalità, di continuare a tessere trame occulte per rendere ancora più oscuro il destino della nostra città”.
E’ stato un all-in per il M5S nei Comuni vesuviani facenti parte del collegio uninominale 11 della Camera dei Deputati – Torre del Greco (Boscoreale, Boscotrecase, Ercolano, Pompei, Torre Annunziata, Torre del Greco, Trecase), con il candidato Luigi Gallo (di Torre del Greco) rieletto a Montecitorio.
I pentastellati vincono ovunque superando abbondantemente in quasi tutti i Comuni il 50 per cento. Il dato più alto viene registrato a Torre Annunziata con il 57,72 per cento (alle scorse politiche del 2013, fu toccato il 22,9 per cento). Quello più “basso”, a Boscotrecase con il 48,30 per cento. E pensare che nella città oplontina, i grillini non si erano nemmeno presentati alle ultime elezioni amministrative del 2017.
A Boscoreale, il M5S si attesta al 51,21 per cento; a Ercolano fa registrare il 52,45 per cento; a Pompei, il 52,67 per cento; a Torre del Greco, il 57,02 per cento; a Trecase, il 51,12 per cento.
Forza Italia diventa il secondo partito, con l’affermazione più alta a Boscoreale (22,91 per cento) e la più bassa a Trecase (15,23 per cento).
Tracollo Partito Democratico. A Pompei di poco al di sopra del 10 per cento (5,5 punti in meno rispetto al 2013). Punta massima a Boscotrecase con il 17,31 per cento. A Torre Annunziata, alle elezioni politiche del 2013, il Pd raccolse il 27 per cento delle preferenze. Ora, invece, raggiunge il 15 per cento (12 punti percentuali in meno).
Articolo pubblicato il giorno 7 Marzo 2018 - 17:31