Dopo Facebook, anche Google vieta le pubblicità sulle criptovalute. La controllata di Alphabet ha comunicato sul proprio sito che a partire dal prossimo giugno, vietera’ tutti gli annunci relativi alle monete virtuali con l’obiettivo di eliminare riferimenti a tutti i “prodotti finanziari non regolamentati o speculativi”. Il colosso dei motori di ricerca online eliminera’ anche tutti i contenuti correlati alle monete virtuali, inclusi quelli relativi alle initial coin offering (Ico), al trading e ai portafogli di criptovalute. Questo significa che anche le aziende che legittimamente sono attive nel mondo delle criptovalute non potranno piazzare le loro pubblicita’ su alcuna piattaforma Google o sui siti di parti terze associati al motore di ricerca. “Non abbiamo la sfera di cristallo nel sapere dove il futuro sta andando con le criptovalute ma abbiamo visto danni a sufficienza per i consumatori o danni potenziali per i consumatori”, ha spiegato Scott Spencer di Google. Ecco perche’ l’azienda vuole un “approccio estremamente cauto”. Proprio ieri Christine Lagarde, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, su un blog ha avvertito che “la rapida crescita di cripto-asset, l’estrema volatilita’ dei loro prezzi e le connessioni mal definite con il mondo finanziario tradizionale potrebbero facilmente creare nuove vulnerabilita'”. Secondo la stampa americana, gia’ da settimane gli inserzionisti si stavano lamentando con Google della presenza di annunci legati alla tecnologia blockchain, quella sottostante Bitcoin. La decisione di Google e’ giunta mentre il gruppo ha pubblicato il suo rapporto annuale sulle sicurezza delle inserzioni. L’azienda ha detto di avere tolto oltre 3,2 miliardi di pubblicita’ nel 2017 perche’ in violazione delle sue regole; si tratta di una cifra quasi doppia rispetto a 1,7 miliardi dello scorso anno.
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