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‘Donne e camorra’, esperti a confronto nel Napoletano

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‘Donne e camorra’ e’ il tema al centro del convegno in programma domani a Villa Gardenia di Boscotrecase (NAPOLI) su inizativa de ‘La Fenice Vulcanica’, ‘Io Ascolto’ e del Comune di Boscotrecase, a partire dalle 18. Moderati da Francesca Ghidini, giornalista Rai, introduce il sindaco di Boscotrecase, Pietro Carotenuto. Intervengono Stefania Castaldi, procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Nola, Vincenzo Gioia, primo dirigente del commissariato di Polizia di Torre Annunziata, Antonella Formicola, criminologa, Beatrice Federico Pastore, vedova di camorra, Ilde Terracciano, autrice del libro ‘Scappa a piedi nudi’. Letture a cura di Pio Luigi Piscicelli, musiche di Rosanna Ardizio. Secondo quanto sottolinea Angela Losciale, presidente dell’associazione ‘La Fenice vulcanica’, “piu’ di quanto non accada in seno alla mafia e alla ‘ndrangheta: la camorra e’ un fenomeno criminale che progressivamente ha perso la sua identita’ di genere maschile. La camorra cambia pelle e si evolve e promuove le donne da semplici vestali dei capi clan a boss in prima persona. Insomma, la camorra istituisce le “quote rosa”, perche’ a differenza di anni fa, sono molto piu’ partecipi alle decisioni e sorti della cosca alla quale appartengono: le donne della camorra non si limitano a portare all’esterno gli ordini dei boss in galera. Ma li sostituiscono in tutto e per tutto. Madri, mogli, figlie, sorelle, cognate della camorra pedinate e intercettate mentre discutono di come vendere partite di droga, mentre entrano nei negozi per intimidirne i proprietari, mentre minacciano i collaboratori di giustizia e i loro parenti. Da un punto di vista dei numeri e’ pensabile che per ogni donna attiva all’interno dell’organizzazione criminale all’inizio degli anni Novanta, oggi ce ne siano almeno. E nemmeno la condizione di donna che porta in grembo un nascituro esonera la donna di camorra ad assumere il ruolo di leader”. “Poi ci sono le Donne, tantissime, che si schierano con coraggio e con dignita’ dalla parte della Legalita’ e del Diritto, della Convivenza democratica e della Civilta’. Sono le Donne che dedicano il loro impegno civile declinandolo in Politica o, piu’ comunemente, nella cosiddetta Societa’ Civile. Molte di queste Donne vengono da un mondo “intellettuale”. Tantissime, e spesso in assoluto anonimato (laddove l’anonimato connota il loro impegno lontano dagli “onori” della cronaca), sono Donne comuni, ma straordinariamente impegnate nel quotidianamente, che dedicano parte della loro vita a condividere percorsi di riaffermazione del senso e della pratica della legalita’. Alcune di queste Donne – evidenzia Angela Losciale nella sua riflessione – hanno invece un vissuto di contiguita’, che non significa di complicita’, con il mondo camorristico. Da questo mondo si sono affrancate con grande coraggio. Ed oggi si schierano apertamente contro quel mondo”. “Percio’ questa serata sara’ l’occasione di guardare il fenomeno della camorra con uno sguardo al femminile. Uno sguardo che sa cogliere aspetti a volte contraddittori, spesso innaturali e percio’ sorprendenti. Uno sguardo capace di cogliere aspetti che ancora una volta conferma che le Donne hanno la sensibilita’, la forza, ed insieme il coraggio, di indicare un percorso di recupero di una condizione di Legalita’ che potra’ essere conseguita solo se, trasversalmente e senza piu’ distinzione di genere, si pone la Convivenza democratica e il rispetto dell’altro quali obiettivi primari di ogni percorso di Vita”, conclude la presidente dell’associazione ‘La Fenice vulcanica’.


Articolo pubblicato il giorno 2 Marzo 2018 - 15:25

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