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Crollo alla discoteca il Ciclope: solo il proprietario a processo: prosciolti in 8

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Il giudice per l’udienza preliminare Sergio Marotta del Tribunale di Vallo della Lucania ha prosciolto l’ex sindaco e i tecnico comunali indagati nel processo per il crollo alla discoteca Il Ciclope di Marina di Camerota che nell’estate del 2015 causò la morte del giovane Crescenzo Della Ragione. “Non luogo a procedere2 per otto dei dieci imputati per il masso caduto la notte tra il 10 e l’11 agosto del 2015 dinanzi alla discoteca il Ciclopee che uccise il 27enne di Mugnano Solo il titolare della discoteca Lello Sacco è stato rinviato a giudizio quindi affronterà il processo. E’ stato invece condannato a un anno e sei mesi Antonio Campanile che aveva chiesto il rito abbreviato. Il buttafuori di Napoli era accusato di favoreggiamento per aver fatto sparire il masso che travolse e uccise Crescenzo. Non luogo a procedere per gli altri imputati, tra cui gli ex sindaci di Camerota Domenico Bortone, Antonio Troccoli, e Antonio Romano. Quest’ultimo era primo cittadino nel 2015 quando avvenne la tragedia. Niente processo anche per i tre comandanti dei vigili urbani Antonio Ciociano, Donato Salvato e Giovanniantonio Cammarano e i due tecnici Antonio Gravina, e Gennaro D’Addio. Tutti erano accusati di omicidio colposo. Affronterà il processo solo il titolare della discoteca Lello Sacco. Antonio Della Ragione , padre della vittima e assistito dagli avvocati Domenico e Felice Lentini, ha atteso la decisione del giudice e ha  preferito non commentare visibilmente amareggiato.


Articolo pubblicato il giorno 28 Marzo 2018 - 07:39

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