“Se prosegue questa autoflagellazione continua le prossime elezioni rischiano di essere una scelta tra M5S e Lega. E ciò sarebbe la fine del riformismo in Italia”.
Così Carlo Calenda parlando nella sezione Roma Centro del Pd stipata di militanti. “La disfatta – aggiunge il ministro – è anche mia, non mi chiamo fuori. Ma se l’affrontiamo con onore e dignità può partire la risposta: quella che io chiamo la sfida di Dunkirk, ognuno dia una mano con la propria barchetta e cerchiamo di salvare il nostro esercito sulla spiaggia. Non ci sarà più nessuna persona decisiva: o la riscossa parte dagli iscritti o non ci sarà”.
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