Roma. Caso Consip e fuga di notizie: faccia a faccia tra il Ministro Luca Lotti e l’ex amministratore delegato della Centrale acquisti della pubblica amministrazione, Luigi Marroni, grande accusatore, nell’inchiesta. E’ durato due ore il confronto tra i due, fatto in una caserma dei carabinieri. Le ricostruzioni dei due sono state messe a confronto nel corso dell’atto istruttorio, disposto dalla Procura di Roma per chiarire la vicenda della fuga di notizie emersa a dicembre del 2016. Lotti venne iscritto sul registro degli indagati, per rivelazione del segreto istruttorio e favoreggiamento, il 21 dicembre del 2016, proprio il giorno dopo l’audizione, davanti ai pm di Napoli, John Woodcock e Celeste Carrano, nella quale Marroni ammise di aver saputo dal ministro dell’indagine in corso. Il fascicolo passò subito a Roma per competenza e il 27 dicembre Lotti si presentò a Piazzale Clodio per essere sentito dagli inquirenti, negando, come avrebbe fatto in seguito, ogni accusa.
Nel fascicolo legato alle informazioni giunte ai vertici Consip, che erano a conoscenza di intercettazioni e pedinamenti in corso, rispondono di rivelazione di segreto d’ufficio oltre al ministro Lotti, l’ex comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette e il generale di brigata dell’Arma Emanuele Saltalamacchia, ed è indagato per favoreggiamento il presidente di Publiacqua Firenze Filippo Vannoni.
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