E’ tenuta ancora in uno stato di sedazione, anche profonda, Antonietta Gargiulo, la mamma delle due bambine uccise a Cisterna di Latina dal loro padre, l’appuntato dei carabinieri Luigi Capasso, che in precedenza sulle scale della rampa di scale che da casa porta al garage l’aveva ferita a colpi di pistola e che poi, a distanza di ore si e’ tolto la vita nella stessa abitazione. La donna e’ ricoverata da martedi’ mattina nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale S.Camillo, a Roma, e le sue condizioni sono stazionarie. I proiettili esplosi dal marito l’hanno colpita a una mandibola, dove ieri e’ stata operata, al’addome e a una spalla. La donna e’ tenuta in sedazione anche perche’ il quadro clinico e psicologico non consentono al momento di ‘avvicinarla’ – pur con tutte le cautele e il supporto del caso – alla tragica verita’ sugli sviluppi della vicenda, ovvero sulla sorte delle due figlie. “Mio fratello gia’ stava andando dallo psicologo perche’ aveva quella mania della gelosia verso la moglie…” e “i superiori hanno accettato la relazione di questo psicologo e ritenuto idoneo”. Cosi’ Gennaro Capasso, fratello dell’appuntato dei carabinieri Luigi Capasso
autore della strage di martedi’ mattina a Cisterna di Latina. Intervistato telefonicamente nel corso della trasmissione ‘Funamboli’ su Radio24, Gennaro Capasso ha anche detto che il fratello “soffriva di non poter vedere le figlie” e “nessuno puo’ parlare male di lui oltre il gesto che ha compiuto”, e quel gesto – l’ha definito cosi’ – “non doveva farlo”. L’uomo ha anche auspicato, insieme al resto della famiglia, che la moglie del carabiniere e madre delle due bambine uccise ce la faccia a sopravvivere alle lesioni dovute ai colpi di pistola esplosi contro di lei, “speriamo tutti che ce la faccia…”. Gennaro Capasso ha anche sottolineato “Secondo voi (agli intervistatori, ndr) noi vedevamo mio fratello in diffcolta’ e non facevamo nulla? La situazione che si era creata gli aveva creato forti disagi…, doveva smettere di fare quello, doveva stare tranquillo, rifarsi una vita. Non ce l’ha fatta, che ci posso fare…,ma dire che era cattivo o picchiava moglie e figlie non e’ vero. Le figlie adoravano il padre, stavano sempre con il padre, era un padre amorevole, non avevano per niente terrore di mio fratello”.Sinner ironico sulla sua presenza tra le statuine dei maestri presepai di San Gregorio Armeno.… Leggi tutto
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