E’ partito il piano di riorganizzazione e fusione di Sma Campania e Campania Ambiente per la creazione di un’unica societa’ regionale nel campo ambientale e del ciclo delle acque, attraverso la riunione che si e’ tenuta ieri a Palazzo San Giacomo, a Napoli, e convocata dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Hanno partecipato alla riunione operativa anche il vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola, l’assessore regionale al Bilancio Lidia D’Alessio, l’amministratore unico di Sma Giuseppe Esposito, i dirigenti del settore Ambiente. “Siamo impegnati a mettere ordine su una linea di rigore e di assoluta trasparenza in una situazione che e’ uno dei tanti disastri ereditati dalla Regione”, ha dichiarato il presidente De Luca. “L’obiettivo e’ innanzitutto la tutela del lavoro con piani aziendali seri e sostenibili – ha aggiunto – affrontando e risolvendo il problema delle partite debitorie ereditate e approvando rapidamente i bilanci, non approvati dal 2013, anche con il trasferimento di immobili”.
“Rimane il deficit di bilancio e la necessita’ di risanare i conti fermando innanzitutto le perdite”, ha sottolineato il governatore, per il quale si tratta di “un problema enorme, parliamo complessivamente tra Sma e Cas di 1500 dipendenti”. “Occorre che tutti siano responsabili in relazione all’obiettivo principale: anziche’ portare i libri in tribunale puntiamo a garantire i livelli occupazionali. Riorganizzazione, stabilita’ del lavoro, rigore assoluto e trasparenza assoluta: questa la linea di azione della Regione e delle societa'”, ha concluso De Luca. La Regione Campania ha reso noto, inoltre, che la Sma ha fatto partire la richiesta per la firma di un protocollo con l’Autorita’ anticorruzione analogo a quello firmato a inizio legislatura per gli altri atti riguardanti rifiuti e ciclo delle acque e che si sta lavorando intanto per ampliare le commesse di Sma e quindi per garantire nuove entrate. L’Amministrazione regionale sta valutando anche la possibilita’ di attribuire la manutenzione del verde pubblico nelle strutture sanitarie dove non vi siano gia’ contratti in essere. Partira’ intanto una gara con procedura d’urgenza per smaltire 1200 tonnellate di fanghi gia’ stoccati e sono state gia’ affidate le attivita’ di gestione dei fanghi direttamente ai depuratori di Cuma, Regi Lagni, Acerra, e la prossima settimana al depuratore di Napoli Nord. Nel corso della riunione operativa, infine, e’ stato deciso il potenziamento dell’impianto di Angri sempre per la gestione diretta dei fanghi.
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