Fine pena: mai.Alessandro Riccio, ex esponente di primo piano della “Paranza dei bimbi” di Forcella, è stato condannato al massimo della pena per l’omicidio di Massimiliano Di Franco. La sentenza è stata emessa dai giudici della Quarta sezione della Corte d’assise d’appello di Napoli (presidente Domenico Zeuli).Ad inchiodare l’ex baby killer della “paranza dei Bimbi” è stata la moglie della vittima che coraggiosamente e sfidando le minacce del clan ha prima raccontato agli investigatori quello che era accaduto la sera del 27febbraio 2014 e poi lo ha ripetuto in aula nonostante altri testi abbiano cercato di smentire la sua versione. Nel corso del processo di primo grado c’è stata anche la deposizione del boss pentito Giuseppe Misso che aveva spiegato che ad uccidere Di Franco era stato il baby boss della Paranza dei Bimbi Emanuele Sibilio, a sua volta ucciso in una sparatoria in via Oronzio Costa il 2 luglio del 2015. Misso aveva anche invitato Riccio a pentirsi. Ma nonostante i vari tentativi di smontare la tesi accusatoria è arrivata la sentenza di condanna all’ergastolo per Alessandro Riccio. La moglie della vittima aveva raccontato in aula cosa era accaduto la sera del 27 febbraio 2014. Erano da poco trascorse le 19 la vittima era insieme con la donna in via Porta San Gennaro nei pressi di casa. Arriva il killer in sella a una moto e fa fuoco contro Massimiliano, l’uomo morirà il giorno dopo in ospedale. “È stato Alessandro?”, gli chiese la moglie. E lui annuì. “Gli chiesi se fosse stato Alessandro, perché da diversi giorni mio marito mi aveva detto che quel tale, Alessandro, lo guardava storto…Se all’inizio sono stata zitta l’ho fatto solo perché ho avuto paura, ora non posso tollerare il silenzio”. Poi la donna ricostruì in aula il clima di paura che ha vissuto in quel periodo insieme con la sua famiglia fino a maggio del 2014 quando la donna viene convocata in Questura, si ritrova di fronte proprio Alessandro Riccio, tanto da sbottare verso gli agenti: “Proprio questo mi avete fatto trovare qui…”. Secondo le indagini Di Franco avrebbe pagato con la vita il rifiuto di gestire una piazza di spaccio per conto della “Paranza dei bimbi”. La donna aveva raccontato: “Scarcerato nel 2012, mio marito era andato a lavorare a Marghera, cercava di stare poco a Napoli… negli ultimi tempi era preoccupato per il modo in cui Alessandro Riccio lo fissava. Insomma che interesse avrei a riferire queste cose se non le avessi viste con i miei occhi? Mettetevi nei miei panni, ero incinta, hanno ucciso mio marito sotto i miei occhi”.A Massimiliano Di Franco quando era ritornato a Napoli , Alessandro Ricco gli aveva chiesto un favore e lui si era rifiutato firmando così la sua condanna a morte.
nella foto da sinistra la vittima Massimiliano Di Franco e il killer Alessandro Riccio)
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