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Camorra, l’omicidio Cepparulo deciso in un summit: i ruoli. LE INTERCETTAZIONI

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E’ stato un omicidio deciso dalla nuova alleanza criminale tra i Rinaldi-i De Luca Bossa- i Minichini-Schisa insieme con gli alleati di Forcella ovvero i reduci della “Paranza dei Bimbi”. Una decisione congiunta per eliminare un personaggio scomodo e pericoloso quel Raffaele “Ultimo” Cepparulo che nell’estate del 2106 stava frequentando il Lotto 0 di Ponticelli per sfuggire ai sicari dei Vastarella. E per ottenere ospitalità si era alleato con i De Micco, i Mazzarella e i D’Amico di San Giovanni a Teduccio. Era un “dead man walking” e lo sapeva benissimo. Era stato avvistato anche dal suo capo Antonio Genidoni. Il reggente dei “Barbudos” prima che l’arrestassero a Milano dopo la strage delle Fontanella gli aveva raccomandato di mantenere il profilo basso e di non farsi vedere in giro. Era già scampato a due agguati alle Case Nuove nel suo rione. Ma lui non sapeva stare senza mostrare il suo carisma criminale. E allora i capicamorra di Ponticelli e San Giovanni a Teduccio decisero di eliminarlo anche perché si pensava che dietro le stese che avevano avuto all’epoca come bersaglio la casa del boss Ciro Rinaldi al rione Villa ci fosse proprio Raffaele “Ultimo” Cepparulo. E allora grazie alla complicità del gestore del circolo privato di via Cleopatra nel lotto 0 di Ponticelli che i sicari entrando dal retro cogliendolo di sorpresa. Ma nella sparatoria e nel fuggi fuggi generale rimase colpito anche l’innocente Ciro Colonna che si era abbassato per prendere gli occhiali che gli erano caduti. Gesto che “impressionò” il sicario e che gli esplose un solo colpo fatale al petto credendo che il ragazzo stesse prendendo un arma da terra. Non lo conosceva e non sapeva perchè era li. ma non ebbe alcuna esitazione a fare fuoco. Il piano di morte era stato deciso a tavolino da Ciro Rinaldi e Anna De Luca Bossa. Ad eseguirlo Michele Minichini detto ‘o tiger e Antonio Rivieccio detto cocò uomo dei Sibillo, alleati dei Rinaldi.  Il ruolo di specchiettista invece sarebbe stato di Giulio Ceglie mentre ad occuparsi della fase di appoggio alla fuga dei due killer sarebbero state le donne ovvero Vincenza Maione, moglie del boss detenuto Roberto Schisa (che sta scontando l’ergastolo per 4 omicidi compiuti durante la faida degli anni Novanta, tra cui quello del fratello Giuseppe che aveva deciso di pentirsi), poi la cugina Luisa De Stefano e Cira cipollaro, suocera di Anna De Luca Bossa.

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La pericolosità della presenza di Cepparulo nella zona di Ponticelli era nota a tutti anche perchè i capi camorra sapevano dei legami tra i “Barbudos”e il clan Mazzarella in particolare con il boss Salvatore Barile. Non a caso nell’ordinanza di custodia cautelare che nel luglio del 2017 ha colpito il vertice del clan Genidoni-Esposito-Spina ci sono una serie di messaggi cifrati tra Barile e Genidoni dai quale emerge come quest’ultimo si preoccupa degli uomini a lui rimasti fedeli tra i quali Barile che invitava a prestare attenzione atteso che p v, ossia Patrizio Vastarella, aveva avuto un incontro con il nonno sib, ossia  Francesco Pio Corallo, alias o Nonno, esponente dei Sibillo.  ” … Caro fratello voglio avvisarti che p v avuto un incontro con il nonno i sib tieni occhi aperti hai … “. Aggiungeva, inoltre, dì aver chiesto dei piaceri a tale Antonio o zecat e questi gli aveva risposto che occorreva l’autorizzazione del Barile. ” … Poi amo o mandato a chiamare anton o zecat tuo amico lo cercato dei piaceri mia detto che ce lo devi dire tu ci dici che si deve mettere a disposizione mi f…”.
Barile, diceva a Genidoni che i Vastarella volevano prendere Ultimo, ovvero uccidere Raffaele Cepparulo, precisando di averlo appreso da un soggetto vicino ai Vastarella. Nella circostanza si raccomandava con Genidoni di non rivelare nulla, atteso che altrimenti non gli avrebbero detto più nulla ” .•. Cmq i vast voglion prenda ultim.,. Cmq ti facc il piacere … No una persona ke ha contat kn loro me la dett … Nn far capire niente a nessun pke se no nn mi tlicon n t piu … “.
Genidoni, preliminarmente affermava che avrebbe fatto spostare Cepparulo, e poi continuava chiedendo a Barile di risolvere la situazione del nonno, riferendosi sempre  Francesco Pio Corallo, esponente dei Sibillo sopra indicato, e di ordinare allo Zecat di assecondare le sue richieste. ” … Vabe io ora lo faccio spostare tu apri occhi e risolv a stu non n prima che si azzecono di piu … Prenditi mio numero e prenditi un telf e stiamo in contato perche raf lo faccio spostare ora … Ti raccomando fatto di o zecat fallo metere subito a disposizion … ”. Barile, diceva a Genidoni che aveva annotato il numero telefonico e lo avrebbe informato in ordine allo Zecat; aggiungeva, inoltre, di tutelare Raffaele Cepparulo, alias ultimo ” … 0 zeccat nn lo trovo subito moti facc sape … Mi sn preso il numero ti contati io …Riguardati a ulti ke vali d e t vuole bene un bacio anche a te fra … “. Subito dopo aver concluso la conversazione con Barile, Antonio Genidoni contattava Vincenzo Starerini “piccoletto” chiedendogli di trovare una sistemazione per Raffaele Ultimo, ossia atteso che se lo stavano filando, ossia volevano ucciderlo. Aggiungeva, inoltre, che aveva appreso la notizia da Totr, ossia da Salvatore Barile, alias Totoriello. ” … Amo ascolta dobiamo vedere dove mttere raf ult subito perche si stanno filand lui meladet totr … Amo subit perche so fan … Vedi amo perche quest camin malameni e avim na sopres … “. Genidoni appariva preoccupato per la sorte di Cepparulo e difatti gli chiedeva dove si trovasse e soprattutto se fosse consapevole del pericolo che stava correndo alla luce delle parole di Salvatore Barile. “…Amo dove stai ora … Hai sentito ca rit tot … “. Cepparulo, dal canto suo, lasciava trasparire la sete di sangue nei confronti degli avversari, tant’è che affermava ” … laggia scanna a la … “. Genidoni, invece, al fine di tutelare l’incolumità del Cepparulo, gli diceva di restare rintanato a casa e prepararsi perché lo avrebbe fatto spostare, visto anche che i Sibillo conoscevano la sua abitazione ” … Ora mettiti sopra ora ti faccio spostare da loc non voglio sentire che stai ingiro san messo buoni eire sib e loro la sanno la tua casa non fare stronzate … aspetta che io ti faccio spostare preparati i panni risolv fatto dei sold subito prima che ti faccio spostare…”.
Cepparulo, rispondendo a Genidoni che gli aveva chiesto se non volesse spostarsi, confermava di volersi spostare ma, sottolineava, che avrebbero anche dovuto vedere il da farsi, riferendosi alle azioni da porre in atto ” … Certo e facimm pur kell k s adda fa … “. La cosa trovava d’accordo Genidoni che però, si raccomandava con Cepparulo, di non uscire da casa per nessun motivo al mondo. ” … Tu risolv questo dei sold pero mandatelo a chiamare sopra non muoverti x nesun motivo al mondo … “. Cepparulo suggeriva anche un possibile target da eliminare e nella fattispecie Girol, ossia Girolamo Esposito, tant’è che affermava che sarebbe potuto andare a Ponticelli per informarsi sullo stesso ” … Poss and a pontic a domand di girol ka i o vogl piglia … “. Genidoni, però, gli ribadiva nuovamente di non muoversi ed attendere lo spostamento. ” … Non muverti apena ti sposti da loc puoi caminare piu facile vai dove stanno altri…”. Poi Genidoni parla con Staterini rispetto all’abitazione che quest’ultimo avrebbe dovuto trovare e “piccoletto” in particolare, affermava di averla trovata. Genidoni, comunque, ribadiva a Staterini di trovare una sistemazione a Raffaele Cepparulo per qualche giorno ” … Amo devi sistemarmi raf qualche giorno poi apena prendi casa mia li metto appogiati li finche non scendo io … ” e questi lo rassicurava dicendogli di mandarlo da lui che avrebbe provveduto … … E fallo venire da me poi vedo io … “.

 Antonio Esposito

@riproduzione riservata

(nella foto il luogo del duplice omicidio Cepparulo e dell’innocente Ciro Colonna e nei riquadri da sinistra Ciro Rinaldi, Anna De Luca Bossa, Michele Minichini, Antonio Rivieccio e Raffaele ‘Ultimo’ Cepparulo)


Articolo pubblicato il giorno 27 Marzo 2018 - 18:16


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