Estorsore del clan Moccia sottoposto a fermo su disposizione della Dda di Napoli con l’accusa di essere l’autore dei raid incendiari nei confronti della “Go service” società che effettua la raccolta dei rifiuti nei comuni a Nord di Napoli. Si tratta di Giovanni De Falco che oggi comparirà davanti al gip per la convalida. L’uomo è stato incastrato da uno degli ultimi pentiti della cosca sgominata nei mesi scorsi da un blitz che ha portato in carcere una 40 tra capi e affiliati della potente famiglia criminale di Afragola compreso il boss, il “Papa” Luigi Moccia che comandava tutto dalla sua casa ai Parioli a Roma. De Falco secondo il pentito avrebbe fatto parte del commando che l’11 agosto scorso mandò in fiamme alcuni compattatori della ditta tra Caivano ed Afragola. Solo che nel corso dell’attentato lui rimase ferito da un improvvisa fiammata. Ferite che non potè curare su ordine del clan e di cui porta ancora i segni sul corpo. E’ stato questo uno degli elementi determinanti del suo fermo perché il pentito ha raccontato come andò quel giorno spiegando nei particolari anche come De Falco rimase ferito. Stamane dovrà spiegare al gip.
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