Scafati. Scafati città sciolta per infiltrazioni mafiose ma anche la città del caporalato è stata scelta da Libera Campania come simbolo del 21 marzo, 33esima giornata dela memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Nella città di 50mila abitanti situata nel territorio di frontiera tra le province di Salerno e Napoli si concluderà la manifestazione regionale di Libera che partirà dalla piazza principale di Pompei con un corteo che dopo circa tre ore arriverà a Scafati. C’è un filo rosso che lega Scafati con Foggia, sede della manifestazione nazionale, per ‘praticare memoria come struumento di cambiamento’ spiegano in una nota i responsabili di Libera Campania. Foggia così come Scafati e Villa Literno sono indicate nel rapporto ‘Agromafie e caporalato’ a cura dell’osservatorio Rizzotto ed è stata al centro di diverse operazioni delle forze dell’ordine contro lo sfruttamento del lavoro nei campi. “Agli aridi solchi tracciati nelle nostre terre fertili – spiega Libera Campania – vogliamo tracciare solchi di verità e giustizia per le vittime innocenti. La manifestazione si muoverà da Pompei per promuovere un percorso di memoria che si sviluppa lungo due città, dentro due province, due luoghi simbolo dell’area vesuviana e dell’Agro-Nocerino-Sarnese, luoghi di speranza che qualcuno vuole trasformare in disperazione”. E la scelta di Scafati per commemorare le vittime innocente non è casuale: “l’abbiamo scelta – afferma Libera – per la resistenza al nazifascismo ieri, e alle camorre oggi, perchè da terra di lavoro la si vuole trasformare in luogo di sfruttamento e caporalato, per l’impegno quotidiano di tante e tanti che non si rassegnano”. Libera chiama a raccolta “giovani, scuole, associazioni, cittadine e cittadini da tutta la Campania con il coraggio e la voglia di cambiare, di liberare i nostri territori dalle camorre. Saremo in migliaia e sulle nostre gambe cammineranno i nomi, le storie, i volti delle vittime innocenti di tutte le mafie”. Anche l’Unione degli Studenti della Campania sarà in piazza. Scafati è al centro di attacchi gravi come le bombe esplose contro alcuni locali commerciali di proprietà dell’ex consigliere di opposizione Mario Santocchio, ma è anche al centro degli interessi di caporali che ‘sfruttano la manodopera migrante nei nostri campi”. Accanto a questa la “devastazione ambientale del Sarno, trasformato in questi decenni in un fiume inquinato dai sempre più numerosi e inaccettabili sversamenti illegali delle industrie del territorio”. La città della provincia di Salerno, inoltre, è al centro di un’inchiesta dell’antimafia che ha portato già allo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, e all’arresto dell’ex sindaco Angelo Pasqualino Aliberti, per scambio di voto politico mafioso. Aliberti, esponente di Forza Italia, è anche il marito di Monica Paolino, consigliere regionale di Fi, ex presidente della commissione regionale antimafia, dimessasi dopo l’avviso di garanzia per scambio di voto. La scelta di Libera di tenere a Scafati la manifestazione regionale in memoria delle vittime innocenti della camorra è anche una richiesta di rinascita di un territorio che negli ultimi anni è stato preda della malapolitica, della camorra e del degrado.
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