29 luglio 1980. In una Nocera in clima mare, accade il peggio. Viene trucidato nel suo studio al centro della città l’avvocato Giorgio Barbarulo, ex sindaco. Si scava nel suo passato e presente di legale ma la realtà verrà fuori anni dopo: trucidato per aver dato fastidio alla sorella del boss emergente. La sorella di Macario Mariniello, del giovan di appena vent’anni che faceva carriera criminale prima nella Nco e poi nella Nuova Famiglia, partendo da un circoletto familiare del Rione Gelsi. Anni di sangue, di terrore, di una Nocera che aveva paura di uscire per strada, divenuta teatro di scontro tra bande rivali. L’ascesa di Macario è veloce, ma pure la discesa sarà rapida. Per l’omicidio di Barbarulo viene condannato a 30 anni. Una volta scontata la pena, fa la spola tra Italia e Spagna, quasi da uomo d’affari. A Nocera torna protagonista quando attraverso la fasulla Baires 900 tenta di mettere le mani sulla Nocerina all’epoca di Gambardella e quando apre dalle parti via Ricco un ristorante dove si diletta a fare lo chef. La Dia però non lo molla, anzi lo monitora costantemente assieme alla famiglia. Per l’Antimafia resta attivo sul territorio, non sparando ma tenendo le fila di un’organizzazione dedita all’usura. Chiude il ristorante, se ne va un’altra volta in Spagna: sente il pericolo imminente, quello di un nuovo arresto. Dalla Spagna quando tornerà ? Alla prossima corrida.
Articolo pubblicato il giorno 27 Marzo 2018 - 21:29