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Il cartello con scritto ‘questo mi e’ successo per essere un ladro’ trovato accanto al corpo senza vita di Alberto Villani, il broker pavese ucciso in Messico, “e’ solo un depistaggio, in Messico i criminali usano cosi’. Me l’ha detto anche la polizia del posto”: Astrid Rodriguez, la compagna del 37enne, lo ha sottolineato alla Provincia pavese, spiegando che “Alberto e’ stato spogliato dei suoi averi”. “Mancavano quattro anelli d’oro – ha raccontato la donna originaria del Salvador – ed e’ scomparso anche il portafogli con il denaro cambiato a Citta’ del Messico. Tutto scomparso nel nulla e qualcuno e’ entrato nella sua camera di albergo nella citta’ di Cuatla e ha portato via anche la sua valigia. E’ un giallo – ha aggiunto – ma sono fiduciosa nelle indagini iniziate dalla polizia messicana. Voglio sapere ad ogni costo chi sono quegli assassini e perche’ mio marito e’ stato ucciso”. Il broker, nato a Valencia da padre italiano, si trovava in Messico per lavoro. Anche su questo indaga la polizia. “Io non conosco quegli uomini d’affari messicani. Mio marito li indicava solo con il nome di battesimo perche’ non parlava spesso del suo lavoro. Niente di piu’ ma posso dire che nelle nostre telefonate giornaliere non era mai preoccupato”. “Era un uomo onesto – ha concluso – e questo deve essere chiaro a tutti”.
Articolo pubblicato il giorno 31 Marzo 2018 - 11:10