Nel corso di indagini su una serie di rapine nei quartieri Vomero e Arenella, i carabinieri della compagnia Vomero hanno identificato e sottoposto a fermo Domenico Aliberto, 39 anni, e Giancarlo Rende, 51 anni, entrambi del quartiere stella e giร noti alle forze dell’ordine. Sono ritenuti responsabili di 4 episodi di criminalitร (una rapina tentata e 3 consumate). Dopo averli identificati grazie alla collaborazione delle vittime, che raccontavano che uno dei malfattori aveva un vistoso tatuaggio sulla mano destra, particolare che combaciava con quanto ripreso da sistemi di video sorveglianza, i carabinieri della stazione Vomero arenella con il supporto di colleghi del reggimento Campania hanno sorpreso Aliberto, quello ormai chiamato โil tatuatoโ, in sella al suo scooter. Si aggirava con fare sospetto tra piazza medaglie dโoro e dintorni portando sul sellino un 32enne, verosimilmente alla ricerca dellโennesima vittima da rapinare. Quando i carabinieri hanno loro imposto lโalt i 2 hanno tentato la fuga ma sono stati immediatamente bloccati. Il passeggero รจ stato trovato armato di un coltello (e per questo denunciato in stato di libertร ). Rende รจ stato invece individuato in un appartamento del rione Sanitร ; anche lui ha tentato la fuga alla vista dei Carabinieri, venendo comunque inseguito, raggiunto e bloccato. Le indagini dei militari che hanno portato al fermo โpoi convalidato e tradotto in ordinanza di custodia cautelare in carcere- dimostrerebbero quindi che Rende e Aliberto, utilizzando uno scooter intestato a un soggetto la cui posizione รจ ancora al vaglio degli inquirenti, erano dediti alla commissione di rapine. Accertato il loro coinvolgimento per una tentata rapina a mano armata di pistola a febbraio in un supermercato di via battistello caracciolo e, tra la scorsa domenica e lunedรฌ notte, di 3 rapine consumate nel quartiere arenella, lungo la pubblica via, ai danni di passanti ai quali avevano portato via denaro e telefoni cellulari. nelle loro abitazioni sono stati rinvenuti e sequestrati indumenti e caschi indossati durante i fatti delittuosi. Ancora in corso ulteriori indagini per verificare il loro eventuale coinvolgimento in altre rapine.
Articolo pubblicato il giorno 10 Marzo 2018 - 09:51