Una inchiesta su voto di scambio e traffico di rifiuti durante la campagna elettorale che vede indagate almeno dieci persone. Nel mirino della Procura di Napoli, che ha delegato le indagini allo Sco e alla Polizia, ci sono alcuni esponenti politici del centrodestra, quasi tutti candidati alle prossime elezioni. L’indagine e’ coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, affiancato dal procuratore capo Giovanni Melillo, e che riguarda anche la societa’ regionale Sma che si occupa di ambiente. Sono in atto perquisizioni e acquisizioni atti. I nomi che spuntano, da quanto si apprende, sono quelli del consigliere regionale Luciano Passariello di Fratelli d’Italia e dell’esponente della destra Agostino Chiatto. Nell’ambito dell’inchiesta – in cui e’ coinvolta anche la Sma, societa’ regionale per la tutela dell’ambiente – sono state eseguite oggi perquisizioni da agenti dello Sco presso uffici regionali.
Passariello, napoletano, 57 anni, siede in Consiglio regionale dal 2005, prima nelle fila di Forza Italia, poi in quelle del Pdl; alle ultime regionali si e’ candidato ed e’ stato rieletto nelle liste di Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni lo ha candidato alle politiche a Napoli, sia in un collegio uninominale (Napoli 6) sia come capolista nel proporzionale. Tra gli indagati figurerebbero anche altri esponenti del centrodestra. L’inchiesta e’ condotta dai magistrati della Dda e della sezione reati contro la pubblica amministrazione, in particolare dal procuratore Giovanni Melillo con l’aggiunto Giuseppe Borrelli, i sostituti Celeste Carrano, Henry John Woodcock, Ilaria Sasso del Verme, Ivana Fulco e Sergio Amato.
Articolo pubblicato il giorno 15 Febbraio 2018 - 15:29 / di Cronache della Campania
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