Marcianise. Alle prime luci dell’alba i militari della Guardia di Finanza di Marcianise, con il supporto delle unità cinofile del Gruppo di Aversa, hanno dato esecuzione ad una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di ulteriori tre persone risultate inseriti a pieno titolo in una vasta associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga già oggetto di investigazione. L’operazione odierna fa infatti seguito a quella del novembre 2017 quando le Fiamme Gialle casertane, a conclusione di un’ampia indagine diretta dalla Procura Distrettuale partenopea che ha portato al sequestro di diversi carichi di stupefacenti provenienti dall’Albania, arrestarono 20 italiani e 3 albanesi che gestivano, con vari ruoli, le piazze di spaccio di eroina di Casandrino, Grumo Nevano, Melito ed Acerra. Le dichiarazioni rese nell’immediatezza da alcuni arrestati che hanno deciso di collaborare con la giustizia hanno quindi permesso di acquisire nuovi riscontri circa il ruolo attivo di altre persone che, per conto dell’associazione, detenevano la droga e provvedevano allo spaccio dello stupefacente. Grazie a queste acquisizioni informative sono state poi riviste e decriptate anche alcune conversazioni intercettate, di cui è stato chiarito il contenuto, ricostruendo diverse negoziazioni per l’acquisto dello stupefacente dall’Albania e numerosi, ulteriori episodi di spaccio al dettaglio.
Sono così emersi le responsabilità e il ruolo all’interno dell’organizzazione ricoperto dalle tre persone arrestate oggi. In particolare, è stato fermato F.L., cinquantatreenne di S.Antimo, già finito in manette durante l’intervento del novembre scorso perché trovato in possesso di 64 grammi di eroina (pari ad oltre 600 dosi medie giornaliere) e di un bilancino di precisione, per il quale le fonti di prova raccolte hanno permesso di dissipare ogni possibile dubbio che la detenzione dello stupefacente potesse essere, come dallo stesso dichiarato, per un uso esclusivamente personale. Dalle successive indagini è infatti emerso che l’uomo già dal 2014 spacciava eroina per conto dell’organizzazione e che da ultimo teneva anche contatti diretti con i fornitori albanesi. Arrestato, poi, S.E., quarantaseienne di Sant’Arpino, anche lui spacciatore di eroina e ricettatore di armi provenienti da furti in appartamenti, che rivendeva alla criminalità locale. In manette infine, V.S., quarantottenne di Giugliano, da lungo tempo iscritto al Sert allo scopo di precostituirsi un alibi nel caso in cui le Forze di Polizia lo avessero colto in possesso di quantitativi di droga, che, oltre ad essere attivo nello spaccio, ha intrattenuto rapporti diretti con i trafficanti turchi.
Articolo pubblicato il giorno 12 Febbraio 2018 - 11:36