E’ agli arresti domiciliari Pasquale Panariello, il 26 enne scafatese accusato di essere l’autore dell’estorsione e dell’attentato contro la pescheria-ristorante Acqua e sale di via Monte Grappa a Scafati. Per lo stesso episodio estorsivo invece è indagato a piede libero il fratello minore. Grazie alla difesa dell’avvocato Gennaro De Gennaro il Tribunale del Riesame, il 25 gennaio scorso, aveva annullato l’ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip Boccassini del Tribunale di Salerno in data 3 gennaio 2018 concedendo gli arresti domiciliari a Panariello ritenendo che non sussistessero elementi investigativi per confermare un’ipotesi estorsiva. Il Riesame aveva accolto la tesi difensiva, precisando che non trovava riscontro il movente individuato dal GIP e non vi erano le condizioni giuridiche per qualificare il fatto come estorsione. Ciò significando che è caduta la contestazione elevata al Panariello Pasquale di essere stato il mandante ed il fratello minore l’esecutore materiale di un’estorsione ai danni del Ristorante “Acqua e Sale”. Panariello quindi è ai domiciliari per questo episodio e non in carcere come riportato erroneamente in giornata da tutti gli organi di informazione. Lo stesso Panariello è in carcere insieme con il presunto complice, il 43 enne Antonio Palma per una tentata estorsione di qualche mese al supermercato IperG di Scafati. Invece la mamma de due Panariello, la 42enne Elvira Improta, originaria di Torre del Greco, risulta indagata a piede libero perché nel corso di una perquisizione presso la sua abitazione i carabinieri hanno rinvenuto una pistola sul terrazzo.
Articolo pubblicato il giorno 18 Febbraio 2018 - 22:15 / di Cronache della Campania