Caserta. I compagni d’istituto chiedono una punizione esemplare per il 17enne che ieri ha accoltellato la professoressa d’italiano Franca Di Blasio: lo rivela la Preside dell’Istituto superiore Bachelet-Majorana, Pina Sgambato dopo l’assemblea nella quale si è parlato dell’episodio. “I ragazzi, oggi in assemblea, mi hanno chiesto una punizione esemplare per il loro compagno. Lo devo a loro, che sono ancora sconvolti, ai professori, sempre bistrattati, ma anche e soprattutto a lui” ha detto Pina Sgambato. “Ho convocato per la prossima settimana il Consiglio d’Istituto – prosegue – e d’accordo con l’Ufficio scolastico regionale decideremo come procedere”. Proprio “per non lasciare soli i ragazzi con le loro paure”, questa mattina la preside ha tenuto due assemblee prima al plesso principale di Via Claudio, poi a quello di via Fruggieri dove è avvenuto il fatto. “Ancora oggi non ci diamo una spiegazione – dice la dirigente – ecco perchè ho organizzato un’assemblea con gli studenti; è un modo per fare una manifestazione silenziosa, glielo dobbiamo ai nostri ragazzi, che hanno bisogno di sentirsi coinvolti in questa storia che non ritengono loro”. Potrebbe profilarsi una sanzione pesante, una lunga sospensione, per il 17enne che da ieri è nel centro di prima accoglienza minorile dei Colli Aminei a Napoli, in attesa di essere interrogato dal Gip per la convalida del fermo per lesioni gravi. La professore, dopo una serie di accertamenti diagnostici, già domani potrebbe tornare a casa dall’ospedale di Maddaloni. Oggi è stata sottoposto ad una visita maxillo-facciale per valutare la profondità della ferita, infertale con un coltello a serramanico e suturata con 32 punti. La professoressa è stata ascoltata dai carabinieri e la sua versione combacia con quella fornita dallo studente dopo il fermo. Il ragazzo si è rifiutato di farsi interrogato, sostenendo di aver mal di testa, ne è nato un battibecco. La professoressa gli ha messo una nota e lui a quel punto si è scagliato contro di lei, ferendola con il coltello. “Forse ho fallito” ha detto Franca Di Blasio, pensando al suo ruolo di insegnante e di educatrice. Pare che il ragazzo negli ultimi tempi mostrasse segni di inquietudine per la malattia della nonna.”Ma non aveva mai dato segni di instabilità – dice – sono davvero dispiaciuta per lui”. Più implacabili gli studenti che invece stamane hanno chiesto alla preside di adottare la punizione più dura nei confronti del loro compagno. Il 17enne risponde di lesioni aggravate, per ora senza premeditazione, nonostante abbia ammesso ai carabinieri di aver introdotto il coltello a scuola dall’esterno. I carabinieri, diretti dal capitano Stefano Scollato – con il coordinamento del pm presso la Procura dei Minori di Napoli Ugo Miraglia – hanno poi deciso di non ascoltare i compagni di classe, all’aggressione ha infatti assistito anche un’insegnante di sostegno, che ha poi testimoniato confermando il raptus del ragazzo.
Sul caso è intervenuto anche il Ministro della Giustizia Andrea Orlando: “Bisogna rafforzare il sistema di supporto alle famiglie” ha detto. “Quando ci si trova di fronte a fenomeno come questi – continua Orlando – di certo c’è un tema disciplinare, un tema repressivo, ma c’è anche un tema di contesti nei quali questi ragazzini crescono e il modello che assumono. Evidentemente c’è bisogno di qualcosa che sia esterno alle famiglie che aiuti laddove la famiglia non è più in grado di svolgere questo ruolo”.
Articolo pubblicato il giorno 2 Febbraio 2018 - 22:24