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Prete esorcista, ai riti si assisteva solo per appuntamento e dopo la confessione

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Casapesenna. Esorcismi su appuntamento nella cappella dedicata alla Madonna dove Don Michele Barone praticava i suoi riti. E’ quel luogo di culto situato in Corso Europa a Casapesenna, il luogo dove venivano praticati i riti di esorcismo che sono costati al prete l’accusa di violenza sessuale e maltrattamenti. In molti hanno assistito a quelle pratiche di ‘liberazione’ ai quali si poteva accedere solo dopo la confessione. Gli esorcismi venivano cadenzati perchè la persona sottoposta all’esorcismo “veniva sottoposta a forti pressioni fisiche e quindi poteva stare male” come racconta una testimone, intervistata da Il Mattino. “Chi doveva partecipare alle preghiere prima si doveva confessare, altrimenti – aggiunge – era impossibile potervi assistere” dice la donna. Per assistere ai riti bisognava prendere un appuntamento con don Michele Barone, un contatto che di solito avveniva nel piazzale o comunque nelle vicinanze del Santuario Mia Madonna Mia Salvezza, meglio conosciuto come Tempio. Il luogo dove don Barone celebrava regolarmente la messa prima che venisse sospeso dalla Diocesi. Nessun rito si svolgeva nel santuario, lì si concordava solo l’incontro, poi tutto il resto si svolgeva nella cappella.  “La persona che io ho accompagnato veniva bloccata, a volte anche ammanettata, perché aveva delle reazioni anche violente alle pratiche – dice la donna -. Posso dire che dopo quello che ha fatto don Barone lei si è sentita liberata”.
Una suggestione che per molti è stata come una guarigione e una liberazione dal male. Una suggestione che ha spinto tanti fedeli a credere ciecamente nelle pratiche del parroco finito in carcere alcuni giorni fa. Una fiducia cieca, fino a quando non sono arrivate le manette vere e che oggi, alla luce di quanto sta emergendo, comincia a vacillare. Dopo lo scandalo che ha coinvolto il prelato di Casapesenna, la cappella è stata chiusa ed un avviso fa sapere che la celebrazione di alcune funzioni sono state spostate all’interno della chiesa Santa Croce, in piazza Petrillo.


Articolo pubblicato il giorno 27 Febbraio 2018 - 09:28

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