Oggi Francesco Paolillo avrebbe compiuto 27 anni ma 14 anni una maledetta caduta lo portò via agli affetti dei suoi cari. La tragedia si consumò il pomeriggio del 25 ottobre del 2005 in via Carlo Miranda a Ponticelli. Nel quartiere ci sono parecchi scheletri di palazzi incompiuti, sono lì da circa un ventennio, dovevano essere costruiti e destinati ai terremotati dell’Irpinia, ma non vengono né ultimati né abbattuti, restano lì a fare da sfondo al grigiore delle strade. A distanza di tempo, quei macabri palazzi incompiuti diventano un parco giochi per i bambini del posto. Unico loro passatempo, salire e scendere da quelle scale, saltare da un varco all’altro e così via. Così come accade il 25 ottobre del 2005, un giorno qualunque, in cui i ragazzini del quartiere dopo aver fatto i compiti e guardato i cartoni animati, si incontrano per andare a giocare.
Tra i ragazzini c’è il 14enne Francesco che si reca a fare il solito gioco, in uno dei soliti palazzi senza recinzione, quindi facilmente accessibile. E’ il più veloce Francesco, scende e sale dal sesto piano in un niente, incuriosito chissà da cosa. Francesco si diverte a fare un altalena da alcuni ferri penzolanti, scende per andare via ed un amichetto lo chiama, l’altro ragazzino è là immobile, non riesce a scendere e Francesco risale per aiutarlo. In un atto di generosità, egli risale prende con la mano il suo amichetto e lo porta in salvo, dopo aver messo in salvo l’amico, un piede in fallo tradisce Francesco che precipita nella tromba dell’ascensore. I familiari raggiungono il posto, chiamano i soccorsi che tardano ad arrivare, Francesco dopo la caduta era ancora vivo, probabilmente senza quello sciocco ritardo si sarebbe salvato…
I genitori di Francesco si sono battuti a lungo per far chiuder almeno quei cantieri, per un pò di tempo fu creato un campo da calcio successivamente il comune riprese in mano l’area ma la lasciò nuovamente nel degrado, attualmente la situazione non è migliorata, il campo versa in condizioni di degrado, inoltre c’è uno smistamento di rifiuti, i bambini continuano ad entrare e ripetere quel gioco, la storia si ripete e nessuno fa niente.
Questa è una storia che in molti casi non viene raccontata perchè implica qualcosa che sta più in alto, la causa e la rovina di determinati luoghi che versano nel degrado, principalmente urbanistico, è la noncuranza del Comune di Napoli che non si preoccupa di modificare aree a rischio. Ora l’Associazione Francesco Paolillo ha lanciato una petizione e l’ha diretta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella per il riconoscimento della Medaglia al valor civile del giovane Francesco che con il suo gesto salvò la vita all’amichetto.
Fonte VoceNuovatv
Articolo pubblicato il giorno 24 Febbraio 2018 - 14:19