>E’ iniziato a Coverciano il primo stage della Nazionale sotto la guida di Luigi Di Biagio, che siederà sulla panchina degli Azzurri in occasione delle due amichevoli con Argentina e Inghilterra in programma rispettivamente il 23 marzo a Manchester e il 27 a Londra. Si tratta del primo raduno del 2018 dedicato ai giovani talenti più interessanti del campionato, il quinto del biennio in corso dopo quelli svolti a novembre 2016, febbraio, aprile e maggio 2017.
“Sono sempre stato realista e ambizioso – ha dichiarato il Ct nella conferenza stampa che ha aperto il raduno –in questo momentoperò non conta l’allenatore, ma il futuro del calcio italiano. Non andare al Mondiale è stata una brutta pagina, il mio compito è quello di rilanciare la squadra e ricreare l’entusiasmo giusto per ripartire. La Nazionale ha bisogno di un allenatore/selezionatore, sto in federazione da otto anni e cercherò di utilizzare l’esperienza che ho maturato. Negli ultimi tre bienni in Under 21 ho convocato 150 ragazzi, conosco l’80% dei giocatori che saranno qui in Azzurro e da questo punto di vista parto avvantaggiato”.
Si ripartirà dai giovani, ma anche da qualche ‘senatore’ come Gigi Buffon, che dopo lo spareggio Mondiale aveva dato tra le lacrime l’addio alla maglia azzurra: “Ho parlato con Gigi, gli ho proposto di giocare tre o quattro partite e di prendere una decisione più avanti. Probabilmente farà parte della spedizione per marzo. Anche Chiellini farà parte del gruppo, mentre Barzagli ha confermato la volontà di lasciare. Per quanto riguarda De Rossi probabilmente a marzo non sarà con noi e deciderà cosa fare più avanti”.
Ha le idee chiare Di Biagio, anche se il 4-3-3 in Nazionale non può e non deve rappresentare un dogma: “Mi piacerebbe iniziare con la difesa a quattro. Poi i moduli dipenderannocome sempre dai giocatori che avrò a disposizione, non ho un sistema fisso e devo sfruttare il lavoro dei club. Gattuso per esempio mi ha anticipato, dimostrando che Bonucci può giocare benissimo in una difesa a quattro”.
A fine marzo la Nazionale è attesa da due amichevoli impegnative e ricche di fascino con Argentina e Inghilterra: “Sono due partite sulla carta proibitive contro due ottime squadre, ma ho la convinzione che si possa fare bene e che sia possibile anche fare risultato. Chiederò ai ragazzi di giocare senza timore”. Intanto si parte dallo stage e da quei giovani che Di Biagio conosce molto bene: “Sono convinto che il ricambio generazionale ci sia, manca solo l’ultimo step. I nostri ragazzi devono calcare il palcoscenici più importanti, bisogna avere il coraggio di puntare sui giovani. Quello che ho sempre detto ai miei ragazzi è che quando si renderanno conto che giocare davanti ad 80mila spettatori non influenzerà il loro stato d’animo potranno sentirsi pronti”.
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