Napoli domani protagonista due volte a RaiStoria con San Gennaro e Masaniello. Il primo appuntamento a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda domani 19 febbraio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con la professoressa Vittoria Fiorelli. Si tratta della storia di Masaniello. Si chiamava Tommaso Aniello D’Amalfi, ma è passato alla storia come Masaniello, reso famoso nel 1647 dalla rivolta del popolo di Napoli contro il sistema fiscale introdotto dalla monarchia spagnola. Un sistema di tasse iniquo, che vessava su gran parte del popolo il peso di guerre sempre più lunghe e costose. Nei dieci giorni di luglio che vedono la città di Napoli messa a ferro e a fuoco dai rivoltosi e dal “popolo civile”, il giovane e scaltro pescivendolo Masaniello assurge a ruolo di capo militare per il coordinamento delle azioni in città. Ma presto il capopopolo entra in conflitto con la corrente borghese e moderata della rivolta, capeggiata dal giurista Giulio Genoino. Masaniello cade vittima di un attentato il 16 luglio 1647. Anche a causa della tragica fine il mito di Masaniello, pescatore e Re di Napoli, si diffonde subito in Europa e anche nei secoli successivi incarna l’archetipo delle rivolte popolari. L’altro appuntamento a seguire su l’Italia e i suoi Santi. La storia delle città italiana, a partire dal Medioevo, sembra indissolubilmente legata al desiderio e a volte alla necessità di una protezione divina. E in questa devozione si scopre un’identità in grado di descrivere l’anima storica, sociale e civile del paese. È il culto dei Santi Patroni, raccontato nella serie “La croce e la spada” che Rai Cultura propone dal 19 febbraio su Rai Storia alle 22.10. Al centro di ogni episodio c’è anzitutto il territorio del santo insieme alla storia della comunità del suo patrocinio. Le devozioni hanno determinato l’identità architettonica e urbanistica di molti luoghi italiani e, molto spesso, la fondamentale reciprocità tra il ruolo e le caratteristiche del Patrono con le vicende storiche e l’economia locale. Primi protagonisti sono San Gennaro e Napoli. Tra il XV e il XVI secolo Napoli è uno dei più prestigiosi porti del Mediterraneo. Crogiolo di culture, luogo di straordinari incontri artistici, si trova al centro di alcune tra le vicende politiche più rilevanti del maturo Rinascimento italiano. Ma, tra il 1526 e il 1529 una terribile epidemia di peste sconvolge la città. È in questa occasione che Napoli si vota a san Gennaro.
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