Da Napoli al Nord Italia per compiere rapine ma alla terza è stato beccato dai carabinieri. Si tratta di Antonio Daniello, fratello del più noto Alessandro uno del clan dei famigerati “Barbudos” ovvero i Genidoni-Esposito Spina, protagonisti della faida contro i Vastarella e contro i Lorusso. A Napoli tra l’altro la famiglia Daniello abitava a Miano nello stesso palazzo del boss, ora pentito, Carlo Lo Russo. Alessandro Daniello, come risulta dalle indagini, è uno dei protagonisti della Strage delle Fontanella alle sanità in cui morirono Giuseppe Vastarella (figlio del boss) e il cognato Salvatore Vigna mentre altre tre persone tra cui un altro Vasatrella rimasero ferito. Alessandro daniello secondo le indagini sarebbe uno dei due killer( l’altro individuato invece sarebbe Emanuele Esposito) che il 22 aprile del 2016 fece fuoco nel circolo Maria Santissima dell’Arco alle Fontanelle. Per quel duplice omicidio sono a processo oltre ai due killer anche i mandanti Antonio Genidoni (il capo dei “Barbudos”) e la mamma Addolorata Spina oltre a Vincenza Esposito, moglie di Genidoni nel ruolo di istigatrice. La strage sarebbe maturata per vendetta degli omicidi di Ciro Esposito ‘o spagnuolo, e del padre, il boss Pierino Esposito, ras del rione Sanità uccisi a 10 mesi di distanza. I carabinieri di Alba hanno arrestato, in flagranza di reato, il giovane di origine napoletana, Antonio Daniello, perso durante un tentativo di rapina ai danni di una tabaccheria a Canove di Govone d’Alba, nella Langa Cuneese. I carabinieri avevano intensificato i controlli in seguito alle due rapine messe a segno nei giorni scorsi in altrettante tabaccherie a Magliano Alfieri e Govone. Il giovane agiva sempre poco prima dell’orario di chiusura, con il viso coperto da cappello e sciarpa. Era armato di pistola e coltello e parlava con un accento dell’Est Europa per mascherare la sua vera identita’. Daniello e’ un pregiudicato napoletano per reati di spaccio di stupefacenti. E’ stato bloccato mentre tentava di fuggire, dopo aver messo a segno la rapina.
Articolo pubblicato il giorno 20 Febbraio 2018 - 22:55