Camerota. Sono stati chiesti sette rinvii a giudizio sui dieci indagati per la morte di Crescenzo Della Ragione, il giovane di Mugnano travolto da un masso davanti alla nota discoteca il Ciclope di Camerota la notte tra il 10 e l’11 agosto del 2015. Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Vallo della Lucania dove si terrà il processo infattiha stabilito il non luogo a procedere per l’ex sindaco di Camerota, Domenico Bortone, e due dei tre comandanti dei vigili urbani coinvolti nell’inchiesta, Antonio Ciociano e Donato Salvato. Andranno a processo invece Raffaele Sacco, titolare della discoteca e da sempre punto di riferimento delle notti danzanti in estate per i giovani di tutto il Sud Italia, gli ex sindaci di Camerota, Antonio Romano e Antonio Troccoli, i due tecnici Antonio Gravina, e Gennaro D’Addio, per Antonio Campanile, il buttafuori di Napoli accusato di aver fatto scomparire la pietra e il comandante della polizia municipale Giovanniantonio Cammarano. Quest’ultimo ha chiesto il rito abbreviato .Tutti sono accusati di omicidio colposo. all’udienza preliminare era presente anche il padre di Crescenzo, Antonio Della Ragione assistito dagli avvocati Domenico e Felice Lentini, che ha chiesto di costituirsi parte civile nel processo. “Voglio giustizia per mio figlio ammazzato per interessi economici. Mi auguro che i responsabili paghino”, ha detto l’uomo che tutte le mattine posta sulla sua pagina facebook un ricordo del figlio deceduto per quel maledetto masso e sol perché come tutti i giovani quella sera era uscito per divertirisi ma non è più tornato a casa. Il guo ha stabilito altre due udienze il 20 e 27 marzo per le discussioni degli avvocati delle parti e poi ci sarà la decisione sul rinvio a giudizio e si stabilirà la data di partenza del processo.
L’altro giorno Antonio della Ragione aveva postato sulla sua pagina facebook : “Buongiorno, domani 7 Febbraio,dopo 912 giorni,iniziera’ una nuova fase giudiziaria inerente alla drammatica storia di Crescenzo. Ho postato queste foto e un disegno di quando aveva appena 10 anni, leta’ dell innocenza in cui tutti i bambini vedono le cose nel modo piu’ semplice e naturale della vita. Vivere nel malaffare nella illegalita’ nella malavita e come percorrere un lungo viale, che prima o poi sara’ inghiottito dalla bocca della giustizia.Il mio buongiorno stamattina a tutte le vittime innocenti della malavita,del malaffare,dei soprusi.A tutti i familiari delle vittime ma anche a tutte quelle coscienze che generano questo orrore”. Intanto il comune di Camerota ha avviato le partiche perla chiusura della discoteca.
Articolo pubblicato il giorno 8 Febbraio 2018 - 07:48 / di Cronache della Campania