Torre del Greco. E’ stato rinviato a giudizio l’ex sindaco, Ciro Borriello e con lui gli altri cinque imputati che erano stati arrestati il 7 agosto dello scorso anno per lo scandalo della mazzette pagate per il servizio di smaltimento dei rifiuti nel comune corallino. Con Borriello il gupย Laura Crasta del Tribunale di Torre Annunziata ha mandato a processo gli imprenditori della Nu Ciro, Antonio e Massimo Balsamo e i benzinai Francesco Poeti e Virgilio Poeti. Tutti accusati a vario titolo, di corruzione, contrarietร ai doveri di pubblico ufficio, frode in fornitura pubblica e false fatturazioni. Il comune di Torre del Greco si costituirร parte civile nel processo che vede imputato anche lโex primo cittadino Ciro Borriello. Dopo il rinvio a giudizioย lโente comunale ha deciso di partecipare nel procedimento penale a carico dellโex fascia tricolore e degli altri imprenditori coinvolti nello scandalo dei rifiuti. Palazzo Baronale sarร quindi parte civile nel processo. Una scelta, quella dellโente comunale, presa dopo aver visionato gli atti notificati dalle Fiamme Gialle. Fino al mese scorso il comune di Torre del Greco non era stato individuato dalla procura oplontina come parte offesa. Sarร svolta una perizia fonica per stabilire se il rumore catturato dalle cimici piazzate nellโauto di Ciro Borriello fosse un fruscio di banconote o fogli di carta. L’ex sindaco a piรน riprese ha affermato di non aver mai favorito di Balsamo, sottolineando come durante il suo mandato hanno perso due gare. Gli incontri, avvenuti di nascosto, sono stati cosรฌ giustificati da Borriello: โSapevo di essere indagato e non volevo destare ulteriori sospetti, parlavamo di come migliorare il sistema della raccolta dei rifiutiโ. Proprio in uno di questi incontri, secondo lโaccusa, sarebbe avvenuto uno scambio di una mazzetta da 20mila euro. โCosa le ha messo Balsamo nel cruscotto dell’auto?โ aveva domandato il pm.โUna proposta per un progetto da inserire nel Pucโ. Dalle intercettazioni ambientali emerge un rumore non definito che allude alla conta di banconote. Ed รจ proprio per questo che ci sarร una perizia tecnica per stabilire se si tratti di banconote o di fogli di carta cosรฌ come sostiene la difesa. Inoltre รจ stata svolta unโulteriore perizia fonica che traduce lโintercettazione dal napoletano allโitaliano: โA chist giร ce ramm 20mila euro al meseโ. Per lโaccusa questa รจ la prova che gli imprenditori erano sotto ricatto. Sono state anche acquisite le fatture emesse da Borriello in qualitร di chirurgo โper dimostrare di aver guadagnato lecitamente, e non intascato come tangenti, quei 20mila euro. All’epoca percepivo 2mila euro come sindaco e 8mila euro come medico, quasi 130mila euro l’annoโ.
Articolo pubblicato il giorno 2 Febbraio 2018 - 18:38